lunedì 24 agosto 2015

Monte Telenek - Cresta Sud

"La regione nel mezzo, quella per entro la quale il viaggiatore sarà condotto per mano di questo blog, è tutta un labirinto di montagne e di valli, tutta un intreccio di torrenti e torrentelli, un succedersi e un alternarsi di morbide conche e di gole oscure, di colli boscosi e fioriti, e di rupi e di aguglie spruzzate d'eterne nevi.
Ogni passo la dentro è un incanto: ogni svolta una sorpresa. 

Il vago, il ridente, l'orrido, il sublime, si accordano insieme a mantenere nello spirito le emozioni più vive, più gioconde, più poetiche". 
Queste sono le "mie" Orobie.
Se dovessi trovare un aggettivo per descrivere quest’album, che ricalca una delle cavalcate in cresta più belle dell’Orobia posta a “N”, il risultato conoscerebbe un sol nome: meraviglioso!
Il mio concatenamento:
<Passo del Vivione>
<Passo del Gatto>
<Laghetti di San Carlo>
<Monte Venerocolo 2590>
<Quote 2581 & 2593>
<Monte Colombaro 2687>
<Monte Sellero 2744>
<Monte Telenek -2753- dalla Cresta Sud>
<Discesa al Lago di Pisa 2446 dalla Cresta W>
<Rientro al Vivione dal Passo del Venerocolo>.
Cheddire, tante, tante ore in compagnia della solitudine. 
Tante, tante ore in compagnia della bellezza.
Di grande soddisfazione e tutta da (ri)scoprire la scorbutica cresta Sud del Monte Telenek che unisce cotanto splendore ad altrettanto impegno; se percorsa integralmente bisogna saper “giocare” con passi di II° e forse anche III° su roccia "un po' così".
Il Monte Telenek, dal nome quasi futuristico, costituisce il punto più elevato [2754] del settore orientale delle Alpi Orobie.
Se ne avrete le possibilità percorretela. 
Magari, perché no, con uno spezzone di corda!


Sono in giro da due ore, sto ancora dormendo da poco sta albeggiando. 
Sono indeciso tra la buona notte e il buon giorno!


Transito silenzioso dal Passo del Gatto. 
Naturalmente ci sono in giro soltanto io...


I due laghetti di San Carlo sovrastati dal Monte Venerocolo...


Salendo al Venerocolo uno sguardo fugace sulla lunga cresta che dovrò percorrere. 
Ho già capito che pure oggi non sarà semplice!


Il colpo d'occhio verso "E" dal Monte Venerocolo. 
Siamo appena all'inizio ma sono in giro già da un "tot" di ore.
Il Telenek è lontanissimo...


Tante belle istruzioni per l'uso dal Monte Venerocolo!


Lastroni divertenti sulla facile Cresta Nord del Venerocolo.
Da qui inizia la vera (e lunga) cavalcata in cresta...


Il crinale spiana offrendomi un comodo sguardo sulla quasi regolare punta del Monte Colombaro. 
Arrivo!


L'occhio blu del lago di Belviso con la spianata di Malga e Radici di Campo...


Da un comodo poggio compongo un'altra panoramica con direzione "N-W"...


Telenek, Lorio, Nembra, Frera con laghetto di Pisa.
La traversata Lorio, Nembra e Frera la vedrete prossimamente su questo blog!


Tra Colombaro e Sellero una crocetta posta a ricordo...


Panoramica dall'anticima "W" del Sellero con vetta primaria e Monte Telenek...


Uno sguardo alle spalle. 
Di strada ne ho già fatta ma ne manca ancora molta!


Monte Sellero, ci siamo. 
Cioè... ci sono!


Estesa panoramica verso "S-W"; per ora ho percorso tutto il tratto di cresta che si vede sulla sinistra...


Dirimpetto il Sottogruppo del Barbellino con i "Giganti delle Orobie". 
Una vetta istruttiva il Sellero!


Il selvaggio versante "N-W" del Monte Colombaro...


Ed eccomi al cospetto della Cresta "S" del Telenek, obiettivo primario di giornata, che fin da subito mostra i muscoli.
Il primo contatto è un po' troppo marciotto e poco amichevole. 
Quel gendarme va scalato e poi aggirato con molta cautela...


Superato il primo torrione segue un tratto facile ma estremamente affilato. 
Antenne alte soprattutto per la stanchezza...


Panoramica dalla Cresta "S" del Telenek con lago di Pisa e Gruppo Lorio, Nembra e Frera...


Benvenuti nel caos roccioso gentilmente offerto dalla Cresta Sud del Monte Telenek. 
Un solo "loop" mi gira per la testa: vietato sbagliare!


Da questa prospettiva il turrito Monte Nembra risulta ben individuabile!


Il punto più impegnativo del crinale; la discesa dal Torrione 2642.
E' questo torrioncello, ovvero una delle due quote che formano la Cresta Sud, che m'ha spinto a percorrere questa lunghissima -e non banale- cavalcata...


Transitato dall'intaglio lancio uno sguardo verso il basso. 
Verso l'alto m'aspettano le ripide placche rocciose!


La discesa a quell'intaglio è stata un pochetto impegnativa (II°+/ III°-?).
Boh!


Dinanzi alle placche rocciose descritte da Ercole Martina nel suo "itinerari per cresta". 
Io le ho scalate, non le ho aggirate come voleva la descrizione del libro, e m'è sembrato un buon II° e forse più...


Scalate con attenzione le placche la cresta diviene più facile e superati un paio di canaletti ecco comparire la graziosa crocetta posta sulla vetta. 
Esulto!!!!!!


Dalla vetta la caotica ma comunque divertente cresta Sud. 
Da un bel po' avevo in mente di percorrerla e finalmente il desiderio s'è realizzato...


Tra poco la discesa dalla cresta "W-N-W". 
L'ultimo saluto alla vetta. 
Una delle mie preferite in assoluto...


"Autoscattato" e molto felice anche se sono solamente a metà di questa incredibile cavalcata. 
Di bello c'è che le difficoltà sono terminate e mi potrò rilassare!


Fuori dai pericoli compongo un'estesa panoramica al lago di Pisa con protagonisti Telenek e Lorio.
Sono ben visibili le 2 quote che formano la cresta "S" del Telenek...


Mamma mia quant'è bella la Valle di Campo. 
Qui il Foppo Alto regnato dal gruppo del Telenek...


Passo del Venerocolo. 
Il rientro sarà ancora lungo ma ormai gongolo dalla felicità!


Il gruppo del Cimone della Bagozza si prepara al tramonto.
Sono partito con l'alba e sto rientrando coccolato dal tramonto.
E' stata una giornata lunga, impegnativa ma indelebile.
Una delle più belle!


lunedì 17 agosto 2015

Pizzo di Cigola - Cresta Nord

Mi mancava proprio la Cresta Nord del Pizzo di Cigola.
 Avevo salito due delle tre creste: la “S-W” e la “E”, ma la “N” proprio mi mancava.
Così, nel bel mezzo dell’estate più calda degli ultimi 150 (milioni) di anni, sfruttando un giorno solitario nonché “allenamentoso” mi sono tolto anche questa piccola soddisfazione.
La cresta risulta abbastanza semplice -serve solamente piede sicuro- ma bisogna prestare attenzione nei pressi della vetta durante la discesa di un’erta paretina; l’unico punto ostico del rapido percorso (II°?).
L'infida roccia unita all'avversa esposizione suggeriscono una buona dose di cautela. 
Il passo è breve ma sarebbe buona cosa verificare per benino ogni singolo appiglio e qualunque appoggio. 
Superato l’ostacolo un ultimo tratto pianeggiante affilato, seguito da un ulteriore facile muretto, consegna alla panoramica vetta.
Se dovessi trovare un aggettivo per classificare la cresta mi verrebbe da scrivere “simpatica”.
Insomma, un’altra bella avventura nell’Orobia negletta, quella poco inflazionata.
Il mio giro:
<Carona>
<Passo di Venina e Cima di Venina>
<discesa a vista alias “a cazzo” nei pressi della Cima di Venina>
<Passo Brandà - dopo breve traverso in Val Venina>
<Cresta Nord>
<Pizzo di Cigola>
<discesa dalla Cresta “S-W” - la via normale>
P.S. Il passo più ostico sembrerebbe aggirabile sfruttando gande e canaletti del versante Est. 
Dico sembrerebbe giacché ho preferito percorrere integralmente la cresta.



Partiamo con uno dei settori più belli e severi delle Alpi Orobie. 
Quei Corni di Sardegnana poi. 
Quasi non ci credo di averli scalati tutti e cinque!


Baitozza di Masoni lungo il sentierozzo...


Nei pressi dell'omonimo valico, Valle a Lago di Venina. 
Già che c'ero mi son fatto un giretto alla Cima di Venina...


In fila per... quattro!


Le lisce "piodacce" scese nei pressi della Cima di Venina per buttarmi a capofitto nell'omonima valle. 
E' stato più impegnativo scendere da lassù che percorrere l'intera Cresta Nord del Cigola!


Terminato un mega traverso su sfasciumi traballanti d'ogni genere e sorta [bleah] eccomi al Passo Brandà...


Finalmente s'intravede la Cresta "N" del Cigola. 
Adoro l'Orobia posta a Nord!


Nice edelweiss...


Spettacolari e anche un po' minacciosi il Rondenino + il Diavolo dal Passo Brandà!


Erano un po' di anni che non ci vedevamo...


Terminato un buon avvicinamento inizia l'avventura! 
Alle spalle il Lago di Venina...


Tra poco comincia il bello... cioè il brutto visto che la roccia soprattutto nel punto critico faceva un po' cagare!


Nice to meet you!


Canalaccio profondissimo nei pressi della vetta. 
Forse è meglio non volare giù...


La croce è sempre più vicina. 
Molto carina come ascesa; diciamo simpatica!


Il punto più ostico della cresta visto dalla vetta. 
Da fare in discesa e di roccia schifosissima.
Su quelle piode li mi sono attaccato un po' con tutto: mani, piedi e denti.
Ocio... ocio!


Cumuli di bel tempo e di caldo. 
TROPPO caldo.
Fortuna che in questi giorni s'è ribaltata un po' la situazione...


Impossibile perdersi durante la discesa.
Qui si vedono solo due bolli ma ce ne saranno 200.
Ma come diamine si fa a imbrattare così una montagna. 
Quasi vergognoso...