giovedì 28 aprile 2016

Torrione Clerici - Spigolo Boga

La via non è banale, un po’ faticosa, umida ma comunque divertente e immersa in un ambiente discretamente selvaggio per gli standard della Grignetta.
Portarla a casa con le condizioni che abbiamo trovato è stata una soddisfazione doppia giacché le copiose piogge unite ai mega temporali hanno reso “MinkiaPaura” ogni singolo movimento.
Bagnatissimo il primo tiro, indiscutibilmente il più “stronzo”, e umido [troppo umido] il resto delle lunghezze. Una delle poche vie che necessitano d’una calata a corda doppia per raggiungere l’attacco (evitabile se si vuole giocare col marcio da far paura).
Inoltre siamo stati  a dir poco fortunatissimi poiché, appena giunti in vetta alla Grignetta, s’è scatenata una vera e propria tempesta meteorologica. Dio benedica il piccolo bivacco Ferrario dentro il quale ci siamo goduti (eufemismo) una scarica di fulmine in testa. 
Quasi bello l’effetto “gabbia di Faraday” che ci ha isolati facendoci percepire soltanto un rumore elettrico coadiuvato da una forte luce penetrata dai piccoli oblò posti in alto.
Con me SuperFilippo!


[Archivio].
 Il Clerici, l'ultimo sulla destra, bello massiccio. 
La via di discesa l'abbiamo effettuata da questo versante


One step back. 
L'unico chiodo dell'ultima lunghezza racconta di storie antiche... ma anche moderne!


Lo schizzo della via stilizzato in modo decisamente carino...


Ancor prima di cominciare a scalare ci divertiamo con una gustosa calata dalla Porta dell'Inferno.
Evitabile ma percorrendo terreno abbastanza pericoloso...


Austero e inconfondibile... al profumo di seppia. 
Tranquillo che torneremo ad abbracciarti!


Quest'oggi la spaccatura strapiombante dell'attacco più che umida piscia acqua d'ogni singola rupe. 
Un bel modo per iniziare.
Bestemmiando naturalmente!


Decisamente stupenda, ma anche quasi impressionante, la placca della L2. 
Robusta e di roccia fantastica...


La nostra linea.
 Un po' troppo bagnata, bella diritta e... alquanto esposta!


Sguardi verticali nel budello del "Giardino di Pietra"...


Placcaccia malefica!


Sosta L2.
 Ci sta poco più di una persona e... fortuna che non c'è nessuno in via. 
Oggi è severamente vietato voltarsi!


L'evidente e (quasi) divertente canale-camino che sale la L3...


Tunnel nei pressi dell'aria di rigore allo sbocco (vomito) dello stretto caminetto della L3!


Gente che scala. 
Se ci urlavamo gli indirizzi mail potevamo scambiarci ottimi scatti fotografici!


La frastagliata vetta del Torrione Clerici dalla L4. 
Ancora due "facili" lunghezze e sarà nostra...


L5. 
In dirittura d'arrivo incontriamo un bel canale-camino che, sorridente, elargisce il benvenuto. 
Goduria allo stato puro!


Simpatici e severi torrioncelli sul tratto di cresta finale...


Il tirello non è difficile ma l'esposizione incute quasi timore....


Happy at the end of the route. 
In lontananza si sente tuonare quindi bisogna scappare!


Particolari e bellissimi giochi di luce "pre temporale" sul gruppo del Fungo...


Possiamo dire gatto perchè ormai l'abbiamo nel sacco!


Dalla vetta il tormentato tratto finale del Boga...


Classica calata d'accompagnamento verso il Colle Valsecchi. 
Marciume a "go-go"!


Culo allo stato puro.
 Fortunatamente al riparo durante la tempesta. 
L'abbiamo scampata veramente al "fulmicotone", vedi racconto introduttivo.
In tutti i sensi!


mercoledì 13 aprile 2016

Magnaghi Meridionale - Albertini

“C’è un tempo per tutte le cose” scriveva Paulo Coelho, e dopo tanto scialpinismo la decisione di tornare tra le braccia della tanto amata Grigna è quasi giunta spontanea. 
Volevamo riprendere a “giocare” con la roccia e la scelta è ricaduta su una bella via –bella nel senso… bella umida- conosciuta ai più ma che come (ri) partenza andava fin troppo bene.
Il settore dei Magnaghi oltre che assolato offre svariate possibilità [quando non viene assalito dai numerosi corsi di roccia] pertanto la preferenza è stata quasi obbligata; andiamo sull’Albertini!
La via si sviluppa con difficoltà omogenee –III°+-IV°-IV°+ ecc.- ed in questo periodo è semplicemente umidissima.
Sarà per questo motivo che in via saremmo state, che ne so io, al max un paio di cordate?!?!?!?
Maledizione, mi sa di si!
Con me SuperFilippo.


Il "roccione" dei Magnaghi col Sigaro in bella vista. 
La mattina inizia bene ma ahimè durerà poco.
Maledetta umidità!


Torre Gino, in primo piano, Nibbio e Resegone...


Residui di neve nel canaletto di attacco...


Vuoto e verticalità un po' si fanno sentire!


Va... dove ti porta la corda!


La nebbia a mitigare l'esposizione...


Filippo all'inizio del diedro finale. 
Duretto ma divertente!


Un salto e siamo sul Sigaro!


Cambio d'assetto stagionale.
Con divieto di guardare verso il basso!


Classiche linee del "giardino di pietra"...


La corda fa "pan-dan" con la croce del Sigaro!


La vecchia e ormai derelitta croce del Magnaghi Meridionale...


Siamo nel giardino di Ivo; quanto mi piacerebbe "passeggiare" come fa lui su linee decisamente impegnative.
Un marziano!


Inzia il festival delle corde doppie per tornare coi piedi per terra!




giovedì 7 aprile 2016

Corno Stella - SkiAlp




Da una giornata strana e fin troppo calda è saltata fuori una delle più belle sciate di tutta la stagione; probabilmente l’ultima “skialpata orobica” visto le temperature troppo elevate di questi ultimi giorni.
Trovare un Corno Stella così bello ma soprattutto poco affollato è stata una gradevole sorpresa e senza andare chissà dove ci siamo divertiti stra-tanto.
Cresta finale praticamente perfetta su neve portante laddove però era severamente vietato inciampare.
Meravigliosa poi la pala finale sciata a sfondo lago Moro surgelato su "firn" quasi emozionante.
"Ma che bello... che bellissimo"!


Sulla ripida pala finale osservati dal Monte Toro...


Quando il cielo nuvoloso ha un suo perchè...


Già dai primi passi in cresta è severamente vietato inciampare!


E vetta fu!


Super Sayan mode ON!


La Val Cervia e dirimpetto il Disgrazia...


Si schiarisce proprio mentre scendiamo.
Maledizione; torniamo su!


Divertenti "giuochi" d'equilibrio nel mentre del ritorno...


Ultimi metri di traverso e poi sarà super discesa!


La pala del Corno Stella -quest'oggi tutta nostra- è semplicemente FA VO LO SA!


L'ultimo saluto.
 Giornata e sciata bellissime pure oggi!


Gambe + fiato = divertimento assicurato!