lunedì 24 ottobre 2016

Tre Pizzi & Pietra Quadra - Traversata integrale

Che cos’è un blog?
Il blog è un diario elettronico, allocato in un sito web e continuamente aggiornabile, corredato in genere da eventuali commenti dei visitatori.
Ho fatto questa piccola introduzione giacché ogni tanto mi giungono richieste di indicazioni su traversate e/o cime poco frequentate che tempo fa avevo pubblicato ma che, ahimè, per colpa di qualcuno sono andate perse.
Una di queste riguarda i Tre Pizzi.
“Ciao Maurizio, ho cercato sul tuo blog ma non ho trovato nulla della traversata integrale dei Tre Pizzi”.
La traversata integrale dei Tre Pizzi l’avevo pubblicata qualche anno fa sul mio primo blog; post andato poi perso per colpa del cambio di proprietà dei gestori di quel blog.
In pratica il nuovo proprietario, un famoso musicista internazionale, ha deciso di eliminare tutti i post che non avevano come obiettivo la promozione e la diffusione della musica penalizzando quindi coloro che attraverso quel blog raccontavano le proprie avventure.
Da qui la sofferta desisione di aprire un nuovo blog, quello attuale, che con mio grande stupore ha riscosso ottimi risultati grazie alle migliaia di visite.
Per farla breve la carta resta mentre il diario elettronico può sparire.
Detto ciò oggi vi racconterò della traversata integrale dei Tre Pizzi unita alla traversata integrale del Monte Pietra Quadra: una bella avventura che fino a qualche anno fa risultava sconosciuta ai più.
I Tre Pizzi sono un angusto gruppo di tre piramidi quasi regolari posizionate alle pendici del Monte Pietra Quadra. 
Si distinguono in: Cima Nord, Cima Centrale e Cima Sud.
In molti salgono soltanto il Primo Pizzo, la Cima Nord, giacché dei tre è sicuramente la più accessibile.
In realtà la traversata integrale non è difficile; serve soltanto un po’ di intuito e il saper “giocare” con il II° e forse qualcosina in più. Uno spezzone di corda con qualche protezione veloce sono assolutamente consigliati!
Raggiungerli non è difficile: bisogna parcheggiare l’auto nei pressi delle Baite di Mezzeno, strada a pagamento da Roncobello, e seguire le numerose e chiare indicazioni per i Tre Pizzi.
La salita del primo pizzo (Cima Nord) è molto semplice e si fa tranquillamente “a vista” mentre la discesa in direzione della Cima Centrale richiede un po’ più di attenzione poiché v’è un misto di erba e sassi da affrontare con prudenza.
Giunti alla breccia tra la Cima Nord e la Cima Centrale bisogna traversare qualche metro sulla destra e scalare una paretina di buona roccia nel limite del II°. 
Sono un paio di “tirelli” di corda proteggibili con l’ausilio di alcuni friend e l’eventuale sosta si può allestire grazie ai numerosi spuntoni presenti in loco.


La discesa alla breccia tra la Cima Centrale e la Cima Sud è invece molto ripida e l’ultimo saltello necessita di “buon piglio avventuroso”. In quel punto molti preferiscono calarsi con la corda mentre io e Filippo siamo scesi in libera. Non è nulla di tecnico ma anche in questo caso il mix di erba e roccia per taluni potrebbe risultare fastidioso – e pericoloso.
L’ambiente, sinceramente, non è il massimo della bellezza e a prima vista l’ascesa alla Cima Sud potrebbe sembrare impegnativa mentre invece si tratta di una divertente paretina di un buon II° (forse qualcosa in più).
I Tre Pizzi sono conquistati!
Per il rientro non bisogna tornare alla breccia tra la Cima Sud e la Cima Centrale, come erroneamente scritto in molte relazioni, ma conviene scendere a vista verso Ovest, lato opposto da quello salito, puntando al Rifugio Tre Pizzi tramite ripidi prati e brevi saltelli rocciosi.
Per la traversata integrale al Pietra Quadra infine bisogna salire alla Croce di Branzi attraverso un canalone molto ripido ma erboso posto alla destra della grande croce; l’intero crinale è parecchio divertente nonostante opponga brevissimi passi nel limite del II°.
Ad accogliervi ci sarà una graziosa Madonnina.
Per il rientro ci sono due possibilità: proseguire fino al Monte Spondone sfruttando una traccia di capre che corre poco sotto la cresta –attenzione la traccia è un po’ scorbutica ed esposta- oppure scendere dalla normale del Pietra Quadra puntando a vista verso il laghetto posto poco prima della Cima Nord del Primo Pizzo.
E’ solo un po’ ripido e nulla più.
P.S. "Stay in touch" perchè settimana prossima arriverà la "succulenta caramella" della stagione 2016!


Salendo verso la vallecola del Pietra Quadra una prima panoramica sui Tre Pizzi!


Tralascio la salita alla Cima Nord in quanto segnata, facile e intuitiva. 
Pizzi Centrale e Sud visti dal Pizzo Nord...


Il Rifugio Tre Pizzi zoomato dal Primo Pizzo o Cima Nord!


Anche la discesa alla breccia tra la Cima Nord e Centrale è facile. 
Qui invece Filippo inizia la salita del Pizzo Centrale. 
La roccia è buona anche se non proprio il top...


Particolare sulla salita verso la Cima Centrale dei Tre Pizzi!


Uno sguardo verso il basso superato il ripidissimo muretto posto poco prima della Cima Centrale...


Sano divertimento su ottime roccette!


Dalla Cima Centrale dei Tre Pizzi la Cima Sud, il Monte Mencucca e il gruppo dell'Arera...


Ometto a sfondo Arera!


La Cima Sud ammira il gruppo del Menna. 
In basso sulla destra la breve paretina che tra poco saliremo.
Bisogna stare poco più a sinistra dello spigolo...


Arera e Branchino dalla Cima Centrale dei Tre Pizzi!


Dalla Cima Centrale dei Tre Pizzi tutta la cresta del Pietra Quadra che tra non molto percorreremo. La freccia rossa indica l'accesso più "tranquillo" al crinale...


Un pirla sui Tre Pizzi!


Io sulla divertente placchetta della Cima Sud o, se meglio preferite, Terzo Pizzo.
Che figata questa paretina!


Eccola la placchetta da risalire per raggiungere la Cima Sud dei Tre Pizzi. 
Roccia buona in quel frangente...


Quest'oggi "ol méstér" profuma di Rododendro!


Verso la Cima Sud la roccia solida assicura divertimento sicuro!


Tutta la cresta del Pietra Quadra. 
Tra non molto saremo pure lassù...


Meglio che non dica cosa stavo facendo.
Potete intuirlo!


La ripidissima discesa dalla Cima Sud in direzione del Rifugio Tre Pizzi. 
Non è difficile ma è assolutamente vietato scivolare.
Ammenda: minimo cento metri a rotoloni!



Rifugio Tre Pizzi e Monte Mencucca...


Dopo un ravano ripido e DOC compare la mega croce della vetta Ovest del Pietra Quadra. 
Chiamata altresì Croce di Branzi!


I Tre Pizzi dalla Cima Ovest del Pietra Quadra con tante belle istruzioni per l'uso!


Due croci tra la cima Ovest e cima Est!


Dalla Cima Ovest la Cima Est del Pietra Quadra con il gruppo Spondone-Tonale...


Filippo impegnato su uno dei tratti più ostici del crinale...


Nel mentre il Pizzo Arera combatte con le prime nebbie!


Sto sbadigliando; ho sonno!


Finalmente la Madonnina del Pietra Quadra...


Alcuni tratti bisogna superarli con simpatici numeri ginnici!


Finalmente la vetta!


Durante il rientro il Corno del Branchino e l'Arera...


lunedì 17 ottobre 2016

Pizzo Arera - Cresta della Luna

Sarò sincero; fin da subito sono stato attratto dal nome anziché dallo sviluppo.
Un appellativo piuttosto strano che rispecchia in maniera pressoché perfetta l’ambiente dentro il quale s’inerpica il crinale.

La Cresta della Luna, altresì denominata Cresta Ovest, è una delle ascese più bizzarre dell’universo calcareo del Pizzo Arera; non è difficile ma neppure facile… non è tecnica ma richiede molta attenzione.
Soprattutto per la pessima qualità della roccia, prerogativa praticamente scontata di qualsiasi montagna calcarea appartenente alle Prealpi Bergamasche.
Arrivare all’attacco è abbastanza semplice; bisogna salire al Rifugio Capanna 2000 e percorrere il “Sentiero dei Fiori” , cartello periplo Arera, fino a raggiungere la dorsale Ovest.
Abbandonato il sentiero si sale per il ripido crinale dapprima erboso e man mano roccioso fino a toccare la prima vera difficoltà.
Non so se abbiamo fatto giusto ma nei pressi dell’Anticima Ovest, come scritto poc'anzi la prima difficoltà, abbiamo traversato pochi metri sulla destra per poi imboccare uno strettissimo canaletto che mediante una bella arrampicata (II°/III°) ci ha consegnato l’anticima Ovest.
Questo tratto s’è rivelato una bella sorpresa specialmente per la buona qualità della roccia, tuttavia il mio consiglio è di salire assicurati per rendere divertente e serena la breve scalata (molti spuntoni si prestano per una buona sosta).
Superata l’anticima la cresta diviene abbastanza scorbutica, antenne alte in paio di attraversamenti, e raggiunge un canalino molto friabile posto tra due curiosi torrioncelli.
Il canalino, facile, sale tra rocce rotte e molto precarie [attenzione] e poco prima di toccare l’apice è giocoforza deviare a destra dove una provvidenziale cengia, anch'essa semplice ma un po’ "sporca" perciò da percorrere con cura, riporta sul crinale.
Ripresa la cresta, in questo punto abbastanza affilata, e poco prima di “sbattere” contro un’alta parete si devia a destra e si risale un tetro canalino facilmente riconoscibile per la presenza di una sottile fune metallica collocata sul lato destro.
La fune non è nient’altro che il residuo di una vecchia via ormai in disuso che saliva da Nord; poco oltre i due torrioncelli se guardate verso il basso noterete un altro spezzone di cavo.
Al termine del canalino, di roccia delicata ma comunque divertente, alcune frecce nere scolorite indicano il retto percorso per raggiungere il congiungimento con la via normale che sale dal Rifugio Capanna 2000.
Per i vogliosi d'avventura è possibile restare poco più alti della via normale seguitando a "giocare" con la cresta.
La croce di vetta è ormai visibile e… comodamente raggiungibile.
Per rendere completo il giro, con me c’era Filippo, siamo scesi dalla Cresta Est e tramite il sentiero del periplo (EE) e siamo tornati al rifugio.
Come noterete guardando gli scatti non siamo saliti dall’Alpe Arera ma bensì da Mezzeno per rendere l’avvicinamento meno affollato e più… variegato!


Un'altra levattacia che però -diciamolo- ha un suo perchè!


Le prime luci illuminano il piccolo laghetto del Branchino...


Corno Branchino e gruppo del Pietra Quadra...


Alla Bocchetta di Corna Piana compare la Cresta Ovest o, se meglio preferite, Cresta della Luna!


Sul Sentiero dei Fiori a sfondo Menna...


L'inconfondibile Corna Piana con a sinistra la tormentata Cresta Ovest salita poco tempo prima!


Tralascio il primo tratto di cresta un po' troppo noiosetta.
Per salire all'Anticima W ci spostiamo qualche metro sulla destra e imbocchiamo uno stretto canalino, inizialmente quasi camino, di buona roccia.
Casualmente s'è rivelata una bellissima sorpresa.
Uno spezzone di corda ha un suo perchè!


Paesaggio tipicamente lunare... il motivo del nome?
La prima linea rossa è il canalino che abbiamo percorso vedi scatto precedente...


Durante la salita nel breve e stretto canalino verso l'Anticima Ovest.
Un altro coniglio è uscito dal cilindro!


La relazione non parlava di questo passo decisamente interessante.
Il tratto più divertente della salita!


All'uscita del "tirello" simpatico...


In vetta all'anticima Ovest dell'Arera.
Che schifo di giornata!


Corna Piana e monti dei Laghi Gemelli dall'Anticima Ovest...


Nei pressi dei due torrioncelli marci da fare schifo!


Lasciamo alle spalle l'Anticima Ovest da poco salita (e scesa).
Luci e ombre sulla Cresta Ovest dell'Arera!


Filippo in vista della vetta di uno dei due torrioncelli...


Seppur marcio è comunque uno spettacolo!


La breve cengia esile ed esposta che dal secondo torrione permette di riagguantare la cresta...


Il colpo d'occhio si spinge oltre le Orobie...


Si studia la situazione...


Pimpolotti che stanno su con lo sputo.
Affrettatevi a salirla perchè prima o poi viene giù tutto!


Il canalone che divide la cresta della normale dalla Cresta della Luna...


Tolto lo stretto camino iniziale, variante decisamente interessante, questo è il passo più divertente della cresta.
Sto tenendo su il pimpolotto!


Sfasciumi bastardi che richiedono immane attenzione...


Filippo impegnato nell'oscuro canalino poco oltre i due torrioncelli...


Pareti all'apparenza inespugnabili.
Il divertimento è dietro l'angolo!


Nonostante il marciume anche oggi ci stiamo divertendo come BimbiMinkia!


Una breve cengetta seguita da un solido muretto dopodiché ci sarà il ricongiungimento con la "normale"...


Parte della cresta da poco percorsa...


BlueMoon in Arera a sfondo cielo!


Fenditura panoramica in direzione del canalino Nord...


La mia cengia preferita.
Ma anche no!


Primi cumuli sulla Cima di Menna...


Un Arera così è semplicemente WOW!


Non esistono più gli scalatori di una volta!


La Corna Piana dalla vetta dell'Arera...


Decidiamo di scendere verso Est per "un quasi" periplo dell'Arera...


Tratti pepati durante il rientro a Capanna 2000.