mercoledì 16 luglio 2014

Tre Confini & Monte Gleno PostCards

Una dozzina di cartoline per uno dei passaggi più belli, rinomati e divertenti delle Alpi Orobie. Molto facile la salita al Tre Confini da Lizzola, un po’ più “pepata” la traversata al Monte Gleno per difetto della cattiva qualità della roccia. E’ una zona spesso ricca di nebbie e trovare una giornata del genere è stata pura panacea per la macchinetta digitale.
Spettacolari i “gradoni rossi” del Gleno (II° con cura).
Rientro dalla “normale” - Glenino, attenzione c’è ancora neve e alcuni traversini sono un po’ bastardelli, passando dalla “cobaltosa” Conca del Barbellino.
Stupore di colori per questa brillante cavalcata resa indelebile da una delle poche giornate accettabili di questo pazzo fine giugno/inizio luglio.
MinkiaBello!
Con me… soltanto io...
 
 
Terminata la lunga salita da Lizzola dai larghi "spalti" del Tre Confini si schiude uno spettacolo da immortalare non solo con gli occhi ma soprattutto con l'anima!
 
 
Il Tre Confini catturato nel mentre dell'aerea e divertente traversata.
Sembra di stare dentro un sogno!
 
 
One step back.
Quasi al culmine della meravigliosa Val Bondione spiccano più belle che mai la Punta Stefania e il Torrione Sud.
La giornata si prospetta intrisa di colori...
 
 
L'acuminato Gleno dalla larga depressione non individuata nè nominata (2750).
Tra poco sarà puro svago.
Marcio... ma pur sempre piacevole!
 
 
Nell'ultimo tratto la cresta si erge sottile a gradoni ripidi verso la vetta (gli strani gradoni rossastri del Gleno).
Lassù bella esposizione, ma soprattutto bella roccia (battuta)...
 
 
Mega panoramica con protagonista la Valle di Scalve (in primo piano è ben visibile la Valle del Gleno)... quest'oggi è un'esplosione di colori...
 
 
Finalmente si "scalicchia" un pochetto!
Gli spettacolari roccioni rossi del Gleno.
Roba [quasi] sana in Orobia = Tanta roba!
 
 
Nessun commento... solo un inchino.
Happy!!!
#100happydays
 
 
Pensieri da "terzo attrezzo" verso il Glenino.
E' stata più impegnativa la discesa dalla normale ancora colma di neve che tutta la traversata!
 
 
La Vedretta del "Trobe" in ottima forma con le sue meravigliose perle: Recastello, Tre Confini, Gleno e Cima Trobio...
 
 
Tinteggiature di un'estate che tarda ad arrivare.
Anche il rientro tarderà ad arrivare poiché Lizzola è mooolto lontana!
 

martedì 8 luglio 2014

Corno Branchino (traversata per creste “N”-“S”)

Una bella e per certi versi neppure troppo banale traversata a torto snobbata, vuoi per la vicinanza di altre cime più maestose, vuoi per il non facile terreno di gioco: erba, ortiche, roccette e... bestemmie. 
Semplice il breve tratto di cresta Nord e un po’ più scorbutico, soprattutto nel superare un paio di torrioncelli aerei ed esposti, l’altalenante settore Sud che dalla cima si spinge al Passo Branchino.
Da un po’ di tempo l’avevo in testa soprattutto per l'importanza del vicino Passo della Marogella.
Perché importante? Semplice, perchè il Passo della Marogella (1873) segna il limite tra le Prealpi Bergamasche e le Alpi Orobie.
 Molto bello e ampio il panorama dalla cima che abbraccia le più belle vette calcaree del “MAGA” (Menna-Arera-Grem-Alben).
Con me… soltanto io!
 
 
Sembra da "sciallo" ma la traversata (dx-sx) è lunghetta e almeno in un paio di punti non banale (vedi freccette rosse) e... aerea.
Insomma, da non sottovalutare!
 

 
Superato il Passo della Marogella (1873) per un tratto bisogna appoggiare sul lato "N" sfruttando tremolanti roccette e ripidi scarichi ghiaiosi...
 
 
Poco oltre la vetta finalmente si vede (quasi) tutto il laghetto del Branchino.
In cima soltanto ortiche... mettete le braghe lunghe se salite.
Arera e Corna Piana da urlo quest'oggi!
 
 
Spettacolo il gruppo del Menna (visibile il Pizzo di Roncobello) preceduto dal bucolico Monte Vetro...
 
 
Giochi di sfuocature e colori al cospetto della costiera "Secco-Fop-Valmora".
Sembra tranquillo ma la tipologia e la ripidità del terreno non perdonerebbero neppure una banale scivolata...
 
 
Nei pressi del secondo salto esposto (paretina sulla destra).
Infido e pericoloso tant'è che prima d'affrontarlo l'ho studiato quell'attimo...
 
 
Dietro la piramide la vera vetta del Corno Branchino.
Ma sto "cacchio di coso", mi chiedo, non potevano posizionarlo in vetta?
Io ero convinto che fosse in vetta... ecco perchè ho dovuto fare TUTTE le creste.
Vabbè... come unire l'utile al dilettevole.
Bestemmiando!
 
 
Giochi di macro e Botton D'oro.
Colori a "go-go" quest'oggi.
Una delle pochissime giornate decenti di questa estate SCRAUSA...
 
 
L'ultima preziosa panoramica scendendo al Passo Branchino racchiude l'essenza e la bellezza di questa solitaria giornata!