martedì 24 settembre 2013

Pizzo di Scotes (Faccia "S-W" + Pala "N") & Punte Gemelle

La settima cima più alta delle Alpi Orobie dopo Coca, Scais, Redorta, Torrione Curò, Fetta di Polenta, Pizzo di Porola ma, in ordine di bellezza ed eleganza, seconda solamente alla Punta di Scais.
“È una salita certamente interessante ad una delle vette più belle e meno frequentate della media Valtellina”. Queste due righe dicono quasi tutto.
Ho sempre avuto il “pallino” di scalarla dalla sua elegante “Faccia S-W” ma sinceramente non ne avevo mai studiato l’itinerario.
Sabato 14 settembre 2013 ore 7.00.
Mi trovo alla piana di Agneda con l’idea di salire le Punte Gemelle, vette poste tra il Pizzo degli Uomini e il Pizzo Biorco, e neppure un minuto dopo aver parcheggiato l’auto conosco un ragazzo di Montagna in Valtellina, “Paul”, che mi confessa di voler abbracciare Pizzo di Scotes dalla famigerata “Faccia S-W” [per lui è un piccolo sogno].
Non è molto convinto soprattutto perché è solo.
Abbiamo in comune l’itinerario fino alla Capanna Mambretti ed è proprio mentre percorriamo il sentiero che mi SCOPPIA IL CERVELLO: “dai che vengo pure io sullo Scotes”.
L’ultimo dubbio di Paul si scioglie come neve al sole.
Inutile dirvi che ne è scaturita un’avventura fantastica… indimenticabile. Una delle più belle!
L’itinerario:
Piana di Agneda>
Capanna Mambretti>
Pizzo di Scotes dalla “Faccia S-W”>
Discesa dalla Pala Nord (ghiacciatella e un po’ pericolosa)>
Salita alla Bocchetta di Scotes (dove stavo per essere lapidato da un gruppo di stambecchi)>
Passaggio sotto le pendici del Pizzo degli Uomini e traversata integrale alle Punte Gemelle>
Rientro alla Mambretti e Agneda.
Che giornata, che sogno!
Grazie Paul!
 
 
One step back.
We're on peak e Paul non smette d'ammirare il Pizzo di Coca!
 
 
La linea magica del nostro piccolo-grande desiderio...
 
 
I "gIgAnToSi" Pizzo Brunone e Punta di Scais...
 
 
Cengia detritica sulla lunga dorsale che conduce all'imbocco dello stretto e "bastardello" canaletto...
 
 
Il guardiano apre le porte di questo fantastico regno...
 
 
I giochi si fanno interessanti ma la roccia inizia a fare cagare.
Il freddo è intenso e le dita spariscono dalla mano.
Wow, siamo messi bene!
 
 
Loro si che se la godono al sole!
 
 
Un primo restringimento richiede attenzione.
La roccia fortunatamente torna buona (ma per poco però)!
 
 
Deliziosa finestra sulla Val Caronno...
 
 
Ancora su, scalando roccia poco simpatica.
Ogni movimento dev'essere ben ponderato...
 
 
Scais, Porola e Cima di Caronno allo sbocco del canaletto.
Siamo a 2900 e fa davvero freddino...
 
 
Giunti in cresta quasi esultiamo.
Dinanzi agli occhi si apre un panorama meraviglioso e inoltre capiamo che riusciremo a salire in vetta!
 
 
Work... in progress.
Cerco di dare un'occhiata alla Pala Nord...
 
 
Preziosa panoramica con protagonisti i "Giganti delle Orobie"...
 
 
Presto che è tardi.
Saluto Paul e vado a vedere se si riesce a scendere dalla Pala Nord. Se passo riuscirò a concatenare anche le Punte Gemelle, sennò... son cazzi!
 
 
Ripidissima e ghiacciata. Quest'oggi la "Pala" è poco rassicurante.
Urlo a Paul di non scendere (è senza ramponi) e qualsiasi cosa succederà ci rincontreremo alla Mambretti.
Il primo che arriverà aspetterà l'altro...
 
 
E' andata!
Silenziosamente ESULTO.
Non sono solo alla Bocchetta di Scotes!
 
 
Dalla Bocchetta di Scotes la mia linea di discesa dalla "Palaccia" dello Scotes.
Non è stato semplice con quelle condizioni...
 
 
Finalmente un po' di tregua.
Ecco le tre perle della Val Caronno!
 
 
C'è pure un po' di compagnia che non guasta mai!
 
 
E poi di nuovo su.
Il Pizzo degli Uomini dalla seconda Punta Gemella.
Da qui in avanti per raggiungere il Passo Biorco dovrò tribolare ancora su passi di II° molto, molto brutti...
 
 
Ora si che è fatta!
Silenziosamente le labbra disegnano uno stanco sorriso...
 
 
Anche in Val Caronno ci sono i "Laghi Gemelli".
Bellissimi!
 
 
Ritrovato Paul gli racconto la rocambolesca avventura.
Sono un po' stanco ma non posso non fotografare il lato più bello dei "Giganti"!
Olé!
 

giovedì 19 settembre 2013

Denti dei Mughi



“Il sogno integrale del ‘MUGOF’ dal Forcellino alla Bocchetta dei Mughi passando per la Forcella dei Mughi”.
Oggi visiteremo cinque meravigliose perle, tre gruppi e due denti, che esigue persone conoscono e ancor meno scalano.
Seppur di pochi metri superano tutte i 2000 metri e la traversata integrale, qui descritta, necessita d’una buona pratica di montagna.
Da proteggere i due denti dei “Mugof” [propriamente detti] del gruppo Meridionale, e una via piuttosto “pepata” che sale la delicata parete del gruppo Centrale, sono l’essenza di questa nuova fantastica avventura.
L’ennesima giornata notevole… indimenticabile.
Con me il fortissimo “Maestro di Montagna” Yuri Parimbelli.
…”Sono tre caratteristici gruppi di roccioni fra la Corna Grande e lo Zucco Barbisino. Quello Settentrionale non ha nulla di notevole; quello Centrale è rappresentato da una serie di scheggioni; quello Meridionale è invece costituito da due torrioni. Non sono indicati dalle carte, ma sono localmente chiamati Denti di Mugof (mugof è il termine dialettale che vien qui dato al “pino mugo” e non al “dolce muggito dei buoi” come qualcuno vorrebbe)”…
Di questa descrizione amo particolarmente questo passaggio: “Si discende ad E per un camino verticale alla Forcella dei Mughi (da non confondere con la Bocchetta dei Mughi e il Forcellino, ndr). Di qui si può continuare la scalata del gruppo Centrale, dove si può insaporire l’arrampicata tenendosi sul filo di cresta che presenta numerose fratture ed esili forme di sasso e, infine, si può proseguire per il gruppo Settentrionale FINO AL PERDERSI DELLA ROCCIA SOTTO LA COTICA ERBOSA della Bocchetta dei Mughi”…
Che bello, che sogno!
   

Welcome in this new vertical dream...
 
 
Dancing with tears in my eyes!


Straight to the sky going up on first tooth...
 

Thin lines...

 
 
Without fear... perhaps!
 
 
Landscape between... teeth...
 
 
The slender world!
 
 
"trad"?!?!?!?
 
 
Last partition wall before Southern Tooth...
 
 
Welcone in the magical worl of "Denti Mugof"!
 
 
Only a few meters for the "Northern Tooth"...
 
 
Ops & don't look back...
 
 
Abseiling...
 
 
Ready to use & "One last Goodbye"...
 
 
A look behind...
 
 
Fun, without compromise!
 
 
Crack in the blue...
 
 
Too much straight.
Oh my God!
 
 
Almost at the top. WOW, WOW, WOW, the dream come true.
Thanks Yuri!
 
 
Bye bye, wonderful and unknown place!
 
 

venerdì 13 settembre 2013

Torre Nino

Da svariato tempo l’ammiravo e nel mio immaginario raffigurava l’elegante e ambito desiderio di conquista.
Una vetta decisamente non banale [che ben pochi salgono] rivestita da un leggero strato di “pathos”.
Marcio... ma pur sempre phatos!
”Acuminato torrione che si affianca allo spigolo “N” del Cimone della Bagozza. E’ stata battezzata col vezzeggiativo di Francesco Coppellotti, sottotenente, volontario degli alpini, caduto sul campo dell’onore nella zona di Tolmino il 4 novembre 1915".
Non date retta "a quel libro" poiché la roccia è decisamente pessima e l'ascesa non è da sottovalutare: III°+?
Consigliati: una corda da 50 metri, un bel mazzo di friend, qualche chiodo e un bel martello.
Insomma, sensazioni… forti!
Con me "SupePierangelo".
 
 
Il piccolo gioiello delle Piccole Dolomiti di Scalve.
Cheddire, decisamente slanciata... come pure elegante.
La linea ritrae un altro piccolo sogno avverato!
 
 
La felicità non è materia che possiamo comprare o afferrare, ma è un incantesimo sospeso nell'aria.
Noi quest'oggi carezzeremo quest'incantesimo...
 
 
That's all folks.
Io, tu, egli, noi, voi, essi.
Salito un canaletto marcissimo che s'imbocca poco prima del Passo delle Ortiche cominciano le danze e... ocio che qua sopra è tutto MARCIO!
 
 
Particolari che profumano di storia...
 
 
Osservati dallo spigolo Nord e dalla parete N-N-E del Cimone della Bagozza.
Imponente!
 
 
Il tratto delicato poco oltre il traversino (dx) che s'incontra dopo aver scalato la paretina visibile tre foto sopra questa.
Sembra(va) di scalare sulle uova!
 
 
Pier all'uscita del traversino più marcio del mondo su bella esposizione!
 
 
Vetta, vetta... VETTA... dirimpetta al Passo del Sellero!
 
 
E' talmente sottile (e terribilmente sposta) che ci sta solamente una persona.
Pierangelo si gode la sua vetta!
 
 
La bella Cima Mengol (2421) con la Cima delle Casse Larghe (2388)...
 
 
Attimi di rara soddisfazione!
 
 
Iper panoramica dalla vetta della Torre Nino con buona parte dei monti Scalvini e gruppo del Telenek...
 
 
Speriamo resti al suo posto.
Almeno per oggi!
 
 
La prima doppia è sempre la più bella.
E non si scorda mai!
 
 
Rare e insolite occhiate dedicate al Cimone della Bagozza...
 
 
Ci vuole TANTO coraggio per calarsi da questo AnCoraggio!
 
 
La torre perfetta durante la giornata perfetta!
 
 
Preparativi per doppia su sassone necessaria per scendere il canaletto più infido del mondo.
Cazzarola, VIENE GIU' TUTTO!
 
 
Sprazzi di paradiso al laghetto dei Campelli...
 
 
L'ultimo saluto alle due perle delle "Piccole Dolomiti Scalvine"!