lunedì 22 febbraio 2016

Pizzo dei Tre Signori - SkiAlp

Finalmente è arrivata la tanto agognata neve; finalmente il porta “ski” della Panda -montato a novembre 2015- inizia ad avere un senso.
Meglio tardi che mai mi verrebbe da scrivere!
“Gita di lunga lena, riservata a buoni alpinisti sciatori, conoscitori della montagna invernale. Pericoli: nessuno; esclusi s’intende quelli connessi con un’ascensione invernale difficile. Equipaggiamento: di alta montagna, corda, ramponi e piccozza”. Così scriveva il Sugliani nel 1939 sulla mitica Guida Sciistica delle Orobie.
Da parecchio tempo il Tre Signori con gli sci l’avevo come obiettivo e dopo qualche uscita propedeutica in Torcola, obbrobrio è il sostantivo che meglio si addice alla mia sciata, venerdì pomeriggio mi giunge un sms di Andrea con una proposta indecente: “domani noi andiamo sul Tre Signori… vieni”?
Non sono neppure due anni che pratico lo scialpinismo e fare uscite di questa portata sinceramente è un po’ ambizioso ma come diceva Thomas Jefferson: “se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto”.
Detto… fatto!
Oh, se la scorsa primavera ero riuscito a mettere in saccoccia il Pizzo di Redorta in giornata (!) vuoi che non riesca a fare il Tre Signori in giornata? E’ pur vero che non bisognerebbe mai dire “giornata” con gli amici del CAI di Piazza Brembana; loro salgono e scendono dal Tre Signori in meno di 5 ore.
Cazzo meno di 5 ore.
Aiuto!
Mentalmente faccio un breve calcolo: 2200 metri di dislivello per il Redorta mentre solo [si fa per dire] 1600 metri per il Tre Signori. Con una “piccola” differenza però; giovedì mattina, quindi ad un giorno dall’uscita, inconsapevole della gita ho “buttato” nelle gambe quasi 2000 metri di dislivello.
Massì, cosa volete che siano 2000 metri con gli sci ai piedi soprattutto per uno come me che possiede una sciata terribilmente “scrausa”?
Niente… anzi no, sabato mattina ero morto.
Nonostante ciò è stato bellissimo. 
Meteo memorabile e compagnia super sono state le componenti d’una giornata che terrò appuntata tra le più belle e divertenti di sempre.
Oddio, non oso immaginare la prossima gita.
Ahahahah! 
Grazie a tutti!


Da una vecchia foto di Santino Calegari, contenuta nel libro Scialpinismo nelle Orobie, la lunghissima Valle dell'Inferno...


Il caldo colore dell'aurora bussa alle porte di un nuovo giorno...


Partenza alternativa per "spallare" il meno possibile!


Vengo subito rapito da una finestra meravigliosa su Pizzo e Torrione di Giacomo...


In piena Valle dell'Inferno.
S'amplia l'orizzonte, s'intravede la nostra [ancora lontana] meta...


La grande assente di questo anomalo inverno!


Il paradiso all'improvviso!


Una giornata, l'ennesima, da ricordare...


L'è töt ö plòc!


"The sphinx observes silently" alias la bellezza!


 Il dolce profumo della libertà!


La calotta finale del Tre Signori baciata da un cielo semplicemente strepitoso...


Filippo sovrastato dal Falso di Trona!


Spira un forte vento dalle parti della vetta...


Verso il cielo!


Il primo contatto con la vetta. 
SUPER!


Vento forte e freddo "spacca ossa". 
Meglio scendere velocemente!


Finalmente anche questo inverno anomalo acquista un senso...


Si scende alla spicciolata...


Prime curve sotto la vetta. 
Neve bellissima anche se, ahimè, non sarà tutta così!


Piange quasi il cuore dover scendere così presto.
Un'altra super giornata da conservare tra le più belle...




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