mercoledì 16 marzo 2016

Pizzo di Rodes (2829) - SkiAlp



Iniziamo subito con il filmatino da me realizzato che racconta la splendida "skialpeggiata".

Meno di due anni fa, quando “giocai” per la prima volta le pelli sotto gli sci, mai e poi mai avrei immaginato di raggiungere traguardi tanto ambiti in così poco tempo.
Nulla però avviene per caso ed i frutti spesso si raccolgono soltanto con buone dosi di dedizione e molto allenamento.
Chi mi conosce bene sa che la dedizione e l’allenamento sono parte integrante del mio modo di vivere e intendere la vita.
L’amore per le Alpi Orobie ha poi fatto il resto.
Il Pizzo di Rodes, dall’alto dei suoi 2829 metri (2831 per la bibbia del Saglio), è tra i balconi più belli e appaganti che s’affacciano sul “cuore delle Alpi Orobie”: Coca, Redorta, Scais, Porola e Scotes sono perle che donano al quadro un incanto più unico che raro.
Avendolo salito da svariati versanti -ma sempre durante la stagione “calda”- spesso mi chiedevo come sarebbe stato da lassù il colpo d’occhio invernale e così, giunta l’occasione, non ho potuto far altro che prendere la palla al balzo.
Il risultato? 
Lo lascio giudicare a Voi attraverso questo report.
Condizioni della neve STREPITOSE, siamo saliti in vetta con gli sci ai piedi partendo praticamente dall’automobile, e meteo favorevole hanno reso la giornata indelebile.
Il nostro giro -tengo a precisare che la pregevole gita è stata ottimamente organizzata dagli amici della Sezione CAI Alta Val Brembana-:
<Piateda Alta - Sondrio>
<Gaggio>
<Località “Le Piane”>
<Bocchetta di Santo Stefano>
<Bocchetta di Reguzzo – soltanto a sfioro>
<Pizzo di Rodes>
Insomma; 2000 metri di puro divertimento!
“Bella piramide quasi estrema del grande contrafforte che si dirama sulla dalla linea orografica principale in corrispondenza dell’anticima del Pizzo di Porola. Domina le Valli di Arigna, di Caronno e del Serio Valtellinese; dalla sua vetta si ha un amplissimo giro d’orizzonte su tutte le Alpi Retiche, sulle Orobie e sulle lontane montagne dell’Appennino, del Gran Paradiso, del Vallese, dell’Oberland Bernese, dell’Adamello e delle Dolomiti”.


Un antico scatto di Santino Calegari con la grandiosa gita scialpinistica!


Il nuovo giorno ci regala ottime sensazioni. 
Sarà così!


Poggio panoramico nei pressi delle Piane.
Tra poco si comincia a fare sul serio...


Il secondo gradone "tecnico" da salire con molta tenacia!


Transito dalla graziosa baitella Piateda di Sotto...


Attimi e colpi d'occhio da custodire gelosamente...


Senza parole, domina la bellezza!


Finalmente s'intravede la pala finale del Rodes. 
Che spettacolo!


L'eleganza della Punta di Santo Stefano...


Poco sotto la Bocchetta di Santo Stefano.
NordOrobia mon amour!


Nell'ultima spianata poco prima della ripida parte finale...


La pala finale. 
Condizioni super, si riesce a salire in vetta con gli sci ai piedi!


Ogni didascalia è quasi superflua...


Tra pochi minuti si godrà di tutto questo è molto di più. 
Pizzo di Scotes e Nord del Pizzo di Coca...


Miglior accoglienza non poteva riservarci!


Piz Gro -in primo piano- e "Diavolacci" da URLO...


Ma che bello, che "belissimo" (cit.)!


Sua maestà il Pizzo di Coca!


Bisogna scendere; è tardi! 
Ciao ciao Pizzo di Rodes...


Parte delle nostre firme poste a sigillo d'una meravigliosa giornata...


Quell'immagine della Corti alla Punta di Scais non me la leverà nessuno dalla testa. 
Sapere d'averla scalata mi riempie il cuore di gioia!


Mi fermo un attimo; non scenderei più...


La discesa è semplicemente da URLO e la Neve è SUPER!


Arrivederci posto meraviglioso.
Se non l'avete ancora visto vi consiglio il video ad inizio post!




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