Dopo un po’ di riposo
forzato dettato da qualche problema fisico eccomi, finalmente, a raccontarvi
ancora delle “belle Orobie”.
Sono stati anni un po’ difficili e per certi versi pesanti ma che hanno fatto
ulteriormente accrescere la mia grande voglia d’Orobia.
Orobia, appunto, un piccolo nome per un grande amore!
L’estate del 2024, orobicamente parlando, la ricorderò come una delle più belle
della mia vita in quanto ricca d’avventure solitarie, faticose ma di grandi
soddisfazioni.
Salite non particolarmente difficili ma comunque appaganti sotto ogni punto di
vista.
Per questo motivo ho deciso di riattivare questo blog pubblicando periodicamente
una di queste uscite.
Partiremo con la traversata integrale del Pizzo Rondenino concatenato col Monte
Aga e il Pizzo di Cigola; una (gran) bella cavalcata, solitaria in questo caso,
contraddistinta da un ambiente orobico DOC.
Come mia consuetudine racconterò l’itinerario in modo pionieristico lasciando
parlare (soprattutto) le immagini.
Quest’estate in molti mi avete fermato lungo i sentieri raccontandomi di come
questo blog sia diventato compagno ma soprattutto spunto delle vostre
avventure. Sono molto onorato di tutto ciò e mai smetterò di ringraziarvi!
Del Pizzo Rondenino scrissero: “è la ben spiccata elevazione della creta,
nel centro della testata di V. d’Ambria. Talvolta nominato Punta di Podavite.
Particolarità del Pizzo Rondenino sono infatti i due nomi: Rondenino, per
l’appunto, e Punta di Podavite!
Dal lato valtellinese si presenta quale muraglia di altissime nere piodesse con
un potente crestone mediano; sul versante brembano invece è un pendio assai
ripido.
La cresta orientale ha due tratti ertissimi”.
La traversata integrale dalla Bocchetta di Podavite al Monte Aga non è
difficile ma richiede comunque attenzione; necessita di una calata a corda
doppia da 15 metri, quindi basta una corda da 30 metri, e le difficoltà si
attestano intorno al II grado.
La sosta per la calata è posizionata qualche metro più in basso della prima
anticima che si incontra salendo da Podavite.
Il tratto dalla vetta al Monte Aga è altrettanto altalenante e divertente e
richiede anche in questo caso un po’ di attenzione.
Dal Monte Aga è possibile raggiungere anche il Pizzo di Cigola tramite creste
seppur con piglio decisamente avventuroso (e con la giusta esperienza su questo
tipo di terreno) soprattutto nel primo tratto turrito ed esposto.
La discesa verso il Passo di Cigola è altresì delicata e comporta passi di II
grado (forse qualcosina in più in alcuni brevi tratti).
Chi non se la sentisse di percorrere quest’ultima parte dell’itinerario può
comunque scendere dalla via normale del Monte Aga per poi risalire al Pizzo di
Cigola.
Il giro è abbastanza lungo ma, credetemi, di grande soddisfazione!
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