giovedì 25 giugno 2015

Torrione di Giacomo - Cresta “N-W” [Dentino di Giacomo]


Parecchi sono i gruppi della Valgerola che possiedono un “dente”; ce l’ha il gruppo del Mezzaluna e pure il gruppo del Tronella (Dente o Torrione Nord). Son persino 5 i Denti della Vecchia e il Pizzo di Trona - seppur di dentini- ne ha due.  Il gruppo di “Giacomo” all'opposto ha sempre goduto di un Pizzo e un Torrione ma gli mancava un dente.
Gli mancava per l’appunto perché da settimana scorsa in qualità di “ambascione bimbominkia” ho stabilito che la Quota 2242 alla Cresta “N-W” del Torrione di Giacomo diventerà il "Dentino di Giacomo". 
D'altronde il suo profilo richiama i lineamenti di un dente e inoltre, come scritto sopra, quasi tutti i gruppi di quella zona hanno un dente che ahimè mancava a… Giacomo!
Un paio di considerazioni sulla Cresta “N-W” percorsa integralmente.
Innanzitutto non è impegnativa come la prospettavamo; più che altro è pericolosa per la costante esposizione e la cattiva qualità della roccia; solamente nei pressi del Torrione di Giacomo migliora sensibilmente.
Alla breccia del “Dentino” si arriva tranquillamente con lo zaino in spalla [un report diceva di no... mah] e l’estetica spaccata tra le due fiancate è evitabile scalando una breve paretina (II°) che immette su di una corta cengia inclinata la quale culmina nei pressi della vetta (ulteriore muretto delicato di II°).
Il consiglio per tutti coloro che volessero ripercorrerla è di portare uno spezzone di corda, 30 metri sono sufficienti, con magari qualche protezione veloce. Il divertimento –seppur marcio- è assicurato.
Con questa uscita ho terminato l’immensa e, alpinisticamente parlando, severa Valgerola con tutte le sue vallecole: Pescegallo, Bomino, Tronella, Pietra, Valpianella e Salmurano (quest’ultime due bergamasche).
Alcuni gruppi mi/ci hanno dato filo da torcere e si sono mostrati bel più tosti di quello che immaginavamo: il Torrione di Mezzaluna e la sua traversata integrale al Pizzo di Mezzaluna (IV°-V°); la traversata integrale del Tronella con Dente (o Torrione Nord), Pizzo di Tronella, Anticima Sud, Torrione Sud, Torrione Quadro, Punta Pio X ecc. (IV° con ben 6 calate a corda doppia create in loco e probabile prima traversata da Nord a Sud); i Dentini di Trona (III°-IV°); la cresta del Mezzaluna dal Dente al Pizzo (III°+); la Cresta di San Stanislao (III° ma su roccia molto pericolosa) ed infine tutte e cinque i Denti della Vecchia (V°+-VI° sul primo dente detto anche “Pan” e III°-IV° sul resto del percorso). I report di queste cavalcate li potete trovare su questo blog: http://maurizioagazzi.blogspot.it/
Un ultimo consiglio prima di salutarvi; non abbassatevi come ho letto sempre su quel report per evitare il dentino poiché è più pericoloso che scalarlo.
P.S. Presumibilmente il “Dentino” ad oggi non era quotato e questo è stato il responso del GPS: 2242.
Con me, per questa nuova avventura, SuperPeppo!


InfoPoint sull'invitante Cresta "N-W" del Torrione di Giacomo. 
Sono due-tre i punti a cui prestare attenzione...


Colori e sfumature; giochi di macro. 
Il nostro porta fortuna!


Particolare dedicato alla Quota 2242 o "Dentino", obiettivo primario di giornata.
Sembra severo mentre invece è tranquillo...


Il Torrione di Giacomo dalla Quota 2261. 
Tra poco "StartDancing"!


Sorvegliati dal "SempreBello" gruppo del Trona.
Visibile la Est salita qualche giorno prima...


Impossibile non immortalare lo sguardo gentilmente offerto dalla finestra naturale del "Dentino di Giacomo"...


In certi punti è meglio assicurarsi visto la cattiva qualità della roccia. 
Inoltre l'esposizione è costante...


Uno strano raggio di sole rende magica l'atmosfera alla breccia del "Dentino"...


Uno dei passi più spettacolari di questi ultimi mesi; l'estetico passaggio da una paretina all'altra. 
La spaccata è evitabile tramite la placchetta visibile sulla sinistra.
Have fun!


Superata la cengia inclinata, visibile nel prossimo scatto, ecco comparire l'ultima paretina di roccia abbastanza delicata che consegna alla bella e panoramica cima del dentino (Quota 2242).
Roccia da testare prima di tirare!


Questa la comoda cengetta che deposita nei pressi delle ultime roccette del "Dentino".
L'ambiente è davvero molto bellino!


Lo sguardo si spinge all'ultimo tratto al Torrione di Giacomo. 
Da non sottovalutare anche se la roccia fortunatamente migliora...


Conquistata la vetta del dentino siamo pronti per proseguire. 
La sicurezza prima di tutto!


C'è gente al Benigni; che spettacolo visto da qui. 
Le Retiche oggi godranno di ben poco sole...


BombProof su sasso incastrato!


Uno sguardo alla Cima di Valpianella sorvegliata dalla piramide quasi regolare del Trona...


L'ultimo saltello con placca spiovente. 
Da affrontare con cura. 
Sotto i piedi del Peppo c'è un piccolo ballatoio seguito da un precipizio riluttante di svariati metri!


Nei pressi della vetta un chiodo spezzato che profuma di storia...


Ed anche questa l'abbiamo messa in saccoccia. 
Il cerchio piano piano si sta chiudendo!


Gli ultimi metri son sempre i più belli!


lunedì 15 giugno 2015

Pizzo di Trona - Cresta Est


La sua forma di piramide quasi regolare richiama il più blasonato Pizzo del Diavolo di Tenda anche se, credetemi, nulla ha da invidiare a quest’ultima vetta.
Nel tempo l’avevo ascesa da varie creste/versanti ma mi mancava la cresta Est, ovvero la ripidissima “gradinata” che parte dalla bocchetta posta poco sopra l’incantevole Lago Rotondo. Ecco quindi l’idea di concatenare le creste “E” + “N” in stile solitario durante una delle sporadiche mattinate accettabili di questa scorbutica primavera.
Siamo nel regno del Verrucano e se devo essere sincero la cresta la pensavo ben più impegnativa soprattutto dopo aver letto un report su “on ice”. A tal proposito, visto che me lo chiedete in molti, non amo molto quel sito ed è per questo che non vi è traccia dei miei report.
Dicevo… ah si, la cresta l’ho trovata molto facile ed estremamente divertente. Tanti appoggi insaporiti da numerosi appigli con, se proprio cercate come il sottoscritto scalando tutte le paretine, la possibilità di giocare con un buon II° su roccia inaspettatamente buona.
Giunto in vetta l’indecisione regnava sovrana sulla scelta del versante da scendere e alla fine ho optato per la divertente cresta Nord così da poter verificare lo stato dello spezzone di catena posizionato sul noto “lastrone”. 
Ebbene anche la sopracitata cresta gode di ottima forma; solamente un po’ di attenzione nel diedrino/camino mediano dove un tempo era stata posata una corda fissa. Ora la fissa non c’è più ma sono comunque presenti 3-4 spit utili per progredire in sicurezza. 
Le catene del lastrone sono ok e pure sulla “cavallina” –una crestina orizzontale molto affilata ed aerea- è presente una corda fissa.
“Ardita e slanciata piramide a base triangolare che s’affianca al Falso di Trona dominando il L. dell’Inferno, il L. di Trona e il Lago Rotondo. 
Le rocce sono formate da arenarie in strati piuttosto sottili, con scisti ardesiaci, dal dorso grigio e nerastro con alternanze ora chiare ed ora scure, le quali formano un voltone anticlinale il cui asse passa un poco a Nord della vetta, costituita da conglomerati di Verrucano, i quali poggiano sui sedimenti della serie di Collio, immersi verso N. 
La cima, sulla quale è posta una croce che veniva un tempo chiamata Pizzo Véspolo, forse perché si trova a ponente (vespero) rispetto all’abitato di Gerola, si è ormai affermata come Pizzo di Trona e si vuole che tale denominazione dipenda dal fatto che questa vetta, attirando i fulmini, fa da cassa di risonanza, intensificando i boati del tuono. 
Altri ritengono derivato da “trune” che in valtellinese equivale a buco di miniera”.


Gli speroni della Cresta di San Stanislao, a destra, e il Pizzo di Trona con la Cresta Est e linea di salita...


La Torre Maria o del Lago (decidete voi) con la spaccatura nerastra -parte medio bassa sulla dx- che si presta alla sua salita...


Lago Rotondo con Falso e... Vero Trona. 
Uno spettacolo questo [ex] anfiteatro glaciale.
Scriveva Ivan Fassin nel volumetto "Il conglomerato del diavolo" (L'officina del libro, Sondrio, 1991): "Se la vetta è un vertex...il lago è sicuramente il complementare vortex, voragine e vertigine, spirale che trascina verso il basso. In pochi luoghi che io conosca questo è chiaro come qui, ai piedi del Pizzo di Trona ("piz di vèspui", cioè il pizzo del vespro, sul quale il sole indugia la sera, m. 2510), che si leva regolare riflettendo le sue rossastre bastionate di roccia in questo cupo laghetto, tondo e concluso, come un occhio della Terra o forse come imbocco di misteriose vie sotterranee...".
In effetti questo laghetto, dalla forma tondeggiante, con una piccola rientranza ad E, è posto nella conca della Torre Maria, rivestita da una parte di detriti di falda e dall'altra di Verrucano.
La acque derivano dalla fusione delle nevi; l'emissario corre sotto ammassi rocciosi, poi sotto le propaggini del Pizzo Trona e si scarica nel L. Zancone (cenni tratti da paesidivaltellina.it e Alpi Orobie - Guida dei Monti d'Italia).


Tante belle finestre panoramiche e roccia stranamente buona quest'oggi!


Cresta Giarolo-Paradiso con Torre Maria e Lago Rotondo in fase di disgelo nei pressi della bocchetta di attacco...


I severi speroni di Stanislao, saliti con Yuri lo scorso autunno, con Tronella e Mezzaluna visti da metà cresta Est del Trona...


L'estate si avvicina... se la smette di piovere!


Spunta l'invaso artificiale del Trona sovrastato dal Tronella.
Che ricordi splendidi quella traversata!


Breve paretina di buona roccia. 
Se salite dritti per dritti aumentate il grado ma soprattutto il divertimento!


A picco il Lago Rotondo tutto bello "glassato". 
L'esposizione non manca!


Happy!


Decisione presa; scenderò verso Nord. 
Sarà un lungo rientro con la speranza di non beccare il temporale!


Particolare sulla croce storta tipica del Trona. 
Alcuni vogliono che sia stata stortata dai fulmini (vedi descrizione del report)...


Falso di Trona e Pizzo dei Tre Signori dalla vetta.
Sono solo le 9.30 ma le nubi si fanno già minacciose...


Il più bel punto d'osservazione della Cresta "N"; i due laghi in un solo colpo!


Il diedrino dove un tempo c'era una corda fissa.
La corda fissa non c'è più ma in loco sono restati 3/4 spit utili per una progressione in sicurezza. 
Senza nulla come nel mio caso, e soprattutto in discesa, bisogna prestare un po' di attenzione...


Anche perchè una scivolata vorrebbe dire volare per 300 metri secchi. 
Più eventuale SPLASH!


Sembra uno mentre in realtà sono due. 
Spettacolari da questa prospettiva i Dentini di Trona scalati e traversati esattamente un anno prima con Yuri!


Un, due, tre... stella! 
Cazzarola manco a pagarli usciva così bene. 
Simply perfect!


UrkoDiaz... fortuna che non sono lassù adesso. 
Meglio scappare!




martedì 9 giugno 2015

Monte Corte - Traversata integrale per creste

Oggi vi racconterò dell’ampia scogliera dei Laghi Gemelli, un lungo susseguirsi di anticime, quattro per la precisione più la vetta, che se percorse integralmente possono donare tanta “AgAvventura” fuori dalla porta di casa.
In molti salgono la vetta principale del Monte Corte ma sono pochi coloro che si spingono fino alla Quota 2403 nota anche come terza anticima “S-E”.
Insomma, quasi tutti percorrono il settore “W” ma in pochi giocano con la negletta porzione “E”.
Difficoltà vere e proprie non ve ne sono tolto un salto molto esposto a sfioro del III° che bisogna discendere con estrema cautela. In quel tratto è presente un vecchio chiodo utilissimo per un’eventuale e consigliata calata a corda doppia. Altresì il resto del settore Est è piuttosto esposto ed ingaggioso perciò è meglio portarsi tutto il “necessaire” atto alla progressione in sicurezza.
Passo sicuro e assenza di vertigini sono peculiarità che devono appartenere a tutti coloro che vorranno ripercorrere questo meraviglioso itinerario.
La classica tipologia di alpinismo tradizionale, esplorativo e realmente avventuroso… che tanto adoro.
Il nostro giro:
<Valcanale>
<Passo dei Laghi Gemelli>
<Monte Corte settore cresta "W">
<Monte Corte settore cresta "E">
<Quota 2403, ultima anticima posta a "S-E">
<Discesa "a cazzo" verso Valcanale>
SelvaggiOrobia non delude mai!


La bellissima costiera "Arera-Fop-Secco" in balìa delle umide nuvole mattiniere.
C'è molta umidità; non va molto bene...


Il primo tratto infido ma altamente spettacolare. Purtroppo la pioggia scesa nella notte ha reso tutto scivoloso.
Alle nostre spalle, a picco, i Laghi Gemelli!


Il padrone delle articolate creste del Corte.
You're welcome...


A scavalco della prima anticima; roccette divertenti ma stabilità ai minimi storici. 
Benvenuti sulle Orobie!


Fugaci sprazzi d'azzurro donano fatua bellezza al primo tratto di creste. 
La vetta è ancora lontana!


Fino a qui è tutto divertente.
Con attenzione però...


Un secondo ospite assai gradito...


L'aereo e spettacolare "primo terzo" della lunga cavalcata...


Dalla vetta del Monte Corte uno sguardo a quasi tutti i laghi della zona dei Laghi Gemelli. 
Fin qui il percorso che fanno tutti ma tra poco inizierà il bello!


La meteo peggiora ulteriormente ma dopo breve consulto decidiamo di proseguire.
In effetti le mie proiezioni erano giuste; tanta umidità ma neppure una goccia di pioggia.
Ricomincia la cavalcata e quella punta la in fondo sarà la nostra ultima meta!


Oltrepassata la vetta, verso "E", un tratto abbastanza complicato va superato con una breve ma provvidenziale doppietta!


Il vecchio chiodo utilizzato per la doppia. 
Sulla corda in tensione si sta calando Luca!


La paretina è breve, ma senza corda sarebbe un po' più ingaggioso discenderla.
Inoltre l'esposizione è davvero grande; sia a destra che a sinistra c'è un bel salto di un centinaio di metri...


Dalla prima anticima "E", visibile l'ometto di sassi in primo piano, la vetta del Monte Corte col breve punto critico...


Filippo ammira l'elegante anticima "S-E" del Corte; la Quota 2403. 
Sembra impestata ma in realtà è molto facile d'ascendere, solamente un brevissimo tratto di I°...


Parte del lungo settore "N-E" che in pochi percorrono...


Luca alle prese con l'ultimo -facile e divertente- canaletto posto poco prima dell'ultima anticima.
Che spettacolo... e chi s'aspettava un percorso così bello!


Quota 2403. 
Non abbiamo preso acqua, miracolo, e soprattutto la "torata" è quasi finita. 
Una "torata" veramente bella!