Nonostante l’aspetto del Torrione di Mezzaluna richiami la forma d’una mezzaluna, la toponimia rivela qualcosa di diverso.
“Proprio nella bergamasca si trova una baita isolata, quel che fu l'antico alpeggio di Mesalona, origine del toponimo Mezzaluna. Mesa - löna significa spianata a forma di luna, ed indica la morfologia dell'alpe e non, come molti credono, del Torrione di Mezzaluna”... scriveva il buon "Beno" qualche tempo fa.
Siamo nel territorio del Rifugio Benigni, Alpi Orobie Occidentali.
Alpinisticamente i settori di Mezzaluna si dividono in due: un primo assai severo che si spinge verso “Nord” il quale collega il Torrione di Mezzaluna al Pizzo di Mezzaluna [passando per la Cima di Mezzo] ed un secondo un po’ meno severo ma pur sempre alpinistico che si spinge in direzione “Est” unendo il Dente di Mezzaluna, il "Mezzalüni", all'omonimo pizzo.
Avevo percorso la prima tranche di cresta qualche anno fa con gli Amici Massimo, Luca e Filippo ma mi mancava il secondo troncone.
Oddio, conservo qualche vago ricordo d’averlo percorso molti anni orsono abbassandomi però nei punti più ostici.
Da qui l’idea di abbracciarlo totalmente col Peppo durante una delle giornate più belle di quest’inizio turbolento di primavera.
Forse la giornata più bella in assoluto.
La traversata, se percorsa integralmente quindi senza abbassarsi per evitare i tratti più difficoltosi, s’è rilevata una bellissima sorpresa… neppure troppo banale. In un paio di punti abbiamo dovuto (s) e chiodare per proteggerci trovando e recuperando un vecchio chiodo (vedi album).
Un gran bel souvenir.
Azzeccatissima l’intuizione di scalare una spaccatura di roccia compatta, quasi perfetta, che c’ha depositato su una porzione di rocce inclinate e levigate da puro “sbav”.
Un bel III°, probabile qualche metro di IV° in un paio di punti, di sano divertimento.
Oltre a ciò raggiunto il punto nodale delle creste “N” [il settore che si spinge verso il Torrione di Mezzaluna], “E” [Il settore che vedete in questo album] e “S”, abbiamo deciso di proseguire integralmente verso la Cima Piazzotti (quindi Sud) senza abbassarci dallo spartiacque.
Ebbene, anche in questo caso ci siamo imbattuti in difficoltà di tutto rispetto e un paio di salti esposti c’hanno dato un bel po’ di filo da torcere (II°+ da affrontare in discesa con estrema cautela).
Consigliati: una corda da 50 metri -per scendere dal Pizzo di Mezzaluna è suggerita una doppia con cordini in loco ma da controllare (!!!)-, un mazzolino di friend, qualche chiodo e una bella mazzetta.
Alpinisticamente i settori di Mezzaluna si dividono in due: un primo assai severo che si spinge verso “Nord” il quale collega il Torrione di Mezzaluna al Pizzo di Mezzaluna [passando per la Cima di Mezzo] ed un secondo un po’ meno severo ma pur sempre alpinistico che si spinge in direzione “Est” unendo il Dente di Mezzaluna, il "Mezzalüni", all'omonimo pizzo.
Avevo percorso la prima tranche di cresta qualche anno fa con gli Amici Massimo, Luca e Filippo ma mi mancava il secondo troncone.
Oddio, conservo qualche vago ricordo d’averlo percorso molti anni orsono abbassandomi però nei punti più ostici.
Da qui l’idea di abbracciarlo totalmente col Peppo durante una delle giornate più belle di quest’inizio turbolento di primavera.
Forse la giornata più bella in assoluto.
La traversata, se percorsa integralmente quindi senza abbassarsi per evitare i tratti più difficoltosi, s’è rilevata una bellissima sorpresa… neppure troppo banale. In un paio di punti abbiamo dovuto (s) e chiodare per proteggerci trovando e recuperando un vecchio chiodo (vedi album).
Un gran bel souvenir.
Azzeccatissima l’intuizione di scalare una spaccatura di roccia compatta, quasi perfetta, che c’ha depositato su una porzione di rocce inclinate e levigate da puro “sbav”.
Un bel III°, probabile qualche metro di IV° in un paio di punti, di sano divertimento.
Oltre a ciò raggiunto il punto nodale delle creste “N” [il settore che si spinge verso il Torrione di Mezzaluna], “E” [Il settore che vedete in questo album] e “S”, abbiamo deciso di proseguire integralmente verso la Cima Piazzotti (quindi Sud) senza abbassarci dallo spartiacque.
Ebbene, anche in questo caso ci siamo imbattuti in difficoltà di tutto rispetto e un paio di salti esposti c’hanno dato un bel po’ di filo da torcere (II°+ da affrontare in discesa con estrema cautela).
Consigliati: una corda da 50 metri -per scendere dal Pizzo di Mezzaluna è suggerita una doppia con cordini in loco ma da controllare (!!!)-, un mazzolino di friend, qualche chiodo e una bella mazzetta.
Qualche cenno tratto da "Alpi Orobie" del 1957.
“Si
stacca dalla Cima Occidentale di Piazzotti e termina al Buco di Tronella,
determinando quell’ardita muraglia che rende ancora più aspra la V. di Trona.
E’ caratterizzato da tre roccioni: il primo con forma ardita e slanciata s’allunga a guisa di cresta e forma il punto culminante del sistema, da qualcuno indicato come Punta Pia, in onore di Pio IX (oggi qualificato come Pizzo di Mezzaluna); il secondo viene denominato Cima di Mezzo, perché si distende nel mezzo con un’esile crestina prima di precipitare a un profondo intaglio, oltre il quale si erge il terzo e arduo roccione chiamato Torrione di Mezzaluna. Il toponimo, usato dalla letteratura alpinistica, trae origine dall’alpeggio di “mesalöna” a S della Cima Orientale di Piazzotti”.
Insomma... “SelvaggiOrobia” non smette mai di sorprendere!
E’ caratterizzato da tre roccioni: il primo con forma ardita e slanciata s’allunga a guisa di cresta e forma il punto culminante del sistema, da qualcuno indicato come Punta Pia, in onore di Pio IX (oggi qualificato come Pizzo di Mezzaluna); il secondo viene denominato Cima di Mezzo, perché si distende nel mezzo con un’esile crestina prima di precipitare a un profondo intaglio, oltre il quale si erge il terzo e arduo roccione chiamato Torrione di Mezzaluna. Il toponimo, usato dalla letteratura alpinistica, trae origine dall’alpeggio di “mesalöna” a S della Cima Orientale di Piazzotti”.
Insomma... “SelvaggiOrobia” non smette mai di sorprendere!
Se invece volete gustarvi la porzione di cresta che dal Torrione si spinge fin verso il Pizzo, questo è il link:
Istruzioni per l'uso; le freccette rosse indicano i punti dove prestare più attenzione...
Abbracciamo il Benigni nel mezzo d'una mattinata di rara bellezza...
StartDancing.
Peppuzzo gioca con un bellissimo "Mezzalüni" o Dente di Mezzaluna!
Peppuzzo gioca con un bellissimo "Mezzalüni" o Dente di Mezzaluna!
Scorci di paradiso con protagonista l'ippopotamo del Torrione di Mezzaluna...
A tu per tu col cielo!
Il Dente di Mezzaluna, dai locali spesso chiamato "Mezzalüni", dal primo sperone roccioso della tormentata cresta...
Bella esposizione e paretine verticali da scalare con attenzione.
Qua sopra abbiamo trovato il vecchio chiodo che vedrete più avanti!
Qua sopra abbiamo trovato il vecchio chiodo che vedrete più avanti!
Sotto attenta osservazione.
You're welcome!
You're welcome!
SuperPeppo in azione sulla spaccatura della penultima quota.
Che spettacolo di roccia...
Che spettacolo di roccia...
BombProof!
Torrione di Mezzaluna e Cima di Mezzo in versione strepitosa.
Adoro questo posto...
Adoro questo posto...
Tratti tranquilli si alternano a tratti molto affilati ed esposti...
Premetto che non l'abbiamo tolto ma c'è restato letteralmente in mano al sol tocco.
Un bel souvenir d'altri tempi!
Un bel souvenir d'altri tempi!
Da una breccia lo scorcio forse più bello della giornata con protagonisti il Pizzo di Mezzaluna e i laghi Zancone & di Trona...
Superata la spaccatura ecco comparire le meravigliose placconate.
Siamo a tre quarti di cresta e ci stiamo divertendo come dei BimbiMinkia!
Siamo a tre quarti di cresta e ci stiamo divertendo come dei BimbiMinkia!
Sembra di stare in paradiso.
Le perle azzurrissime dei laghi Zancone e Trona dalla vetta del Mezzaluna...
Le perle azzurrissime dei laghi Zancone e Trona dalla vetta del Mezzaluna...
Un giorno da conservare tra i più belli.
Happy!!!
Happy!!!
Si torna giù con una bella doppietta.
Mi raccomando, controllate bene i cordini prima di calarvi!
Mi raccomando, controllate bene i cordini prima di calarvi!
Camera con vista!
Please pay attention... be careful!
La cresta integrale che corre fino alla Cima di Valpianella richiede una buona dose di concentrazione e risulta ben più impegnativa delle aspettative.
Assolutamente da non sottovalutare... e chi se lo aspettava?!?!?
Passi delicati ed esposti ci attendono al varco!
Assolutamente da non sottovalutare... e chi se lo aspettava?!?!?
Passi delicati ed esposti ci attendono al varco!
E' fatta!
Home sweet home.
I guardiani del Benigni!
Home sweet home.
I guardiani del Benigni!
Buongiorno Maurizio,
RispondiEliminapotresti dare qualche indicazione relativamente all'avvicinamento e al punto di attacco della cresta ? Ci arrivi dal Benigni o dalla val Tronella oppure dal vallone dove attacca anche la via "Aspettando il sole" al Mezzaluna ? Mi interesserebbe capire meglio per evitare di girovagare. Un grazie anticipato per le info che vorrai dare.
Alberto
Ciao Alberto, dunque siamo saliti al rif. Benigni dal versante Bg e abbiamo attaccato/salito il Dente di Mezzaluna tramite ripido pratone stando sulla dx (prima foto guarda totalmente a destra) . Poi abbiamo percorso la cresta integralmente. Praticamente non ci siamo mai abbassati (una relazione che avevamo diceva di abbassarsi in una ganda verso Nord per evitare un ostacolo ma noi abbiamo cavalcato integralmente... in quel tratto abbiamo trovato il vecchio chiodo). La roccia è veramente bella. Per concludere il giro ad anello, unico neo bisogna salire e scendere dal Pizzo di Mezzaluna dalla stessa cresta, abbiamo cavalcato integralmente anche la cresta che unisce il Pizzo (di Mezzaluna) alla Cima di Valpianella e qui abbiamo trovato difficoltà che non ci aspettavamo. Dalla Valpianella poi rientro al Benigni tramite facile sentiero. Ciao! P.S. Appena disceso il Dente si incontra un torrioncello abbastanza ardito che volendo è aggirabile verso sinistra (sud) per poi riprendere la cresta...
RispondiEliminaMille grazie per le info.
RispondiEliminaAlberto