lunedì 15 giugno 2015

Pizzo di Trona - Cresta Est


La sua forma di piramide quasi regolare richiama il più blasonato Pizzo del Diavolo di Tenda anche se, credetemi, nulla ha da invidiare a quest’ultima vetta.
Nel tempo l’avevo ascesa da varie creste/versanti ma mi mancava la cresta Est, ovvero la ripidissima “gradinata” che parte dalla bocchetta posta poco sopra l’incantevole Lago Rotondo. Ecco quindi l’idea di concatenare le creste “E” + “N” in stile solitario durante una delle sporadiche mattinate accettabili di questa scorbutica primavera.
Siamo nel regno del Verrucano e se devo essere sincero la cresta la pensavo ben più impegnativa soprattutto dopo aver letto un report su “on ice”. A tal proposito, visto che me lo chiedete in molti, non amo molto quel sito ed è per questo che non vi è traccia dei miei report.
Dicevo… ah si, la cresta l’ho trovata molto facile ed estremamente divertente. Tanti appoggi insaporiti da numerosi appigli con, se proprio cercate come il sottoscritto scalando tutte le paretine, la possibilità di giocare con un buon II° su roccia inaspettatamente buona.
Giunto in vetta l’indecisione regnava sovrana sulla scelta del versante da scendere e alla fine ho optato per la divertente cresta Nord così da poter verificare lo stato dello spezzone di catena posizionato sul noto “lastrone”. 
Ebbene anche la sopracitata cresta gode di ottima forma; solamente un po’ di attenzione nel diedrino/camino mediano dove un tempo era stata posata una corda fissa. Ora la fissa non c’è più ma sono comunque presenti 3-4 spit utili per progredire in sicurezza. 
Le catene del lastrone sono ok e pure sulla “cavallina” –una crestina orizzontale molto affilata ed aerea- è presente una corda fissa.
“Ardita e slanciata piramide a base triangolare che s’affianca al Falso di Trona dominando il L. dell’Inferno, il L. di Trona e il Lago Rotondo. 
Le rocce sono formate da arenarie in strati piuttosto sottili, con scisti ardesiaci, dal dorso grigio e nerastro con alternanze ora chiare ed ora scure, le quali formano un voltone anticlinale il cui asse passa un poco a Nord della vetta, costituita da conglomerati di Verrucano, i quali poggiano sui sedimenti della serie di Collio, immersi verso N. 
La cima, sulla quale è posta una croce che veniva un tempo chiamata Pizzo Véspolo, forse perché si trova a ponente (vespero) rispetto all’abitato di Gerola, si è ormai affermata come Pizzo di Trona e si vuole che tale denominazione dipenda dal fatto che questa vetta, attirando i fulmini, fa da cassa di risonanza, intensificando i boati del tuono. 
Altri ritengono derivato da “trune” che in valtellinese equivale a buco di miniera”.


Gli speroni della Cresta di San Stanislao, a destra, e il Pizzo di Trona con la Cresta Est e linea di salita...


La Torre Maria o del Lago (decidete voi) con la spaccatura nerastra -parte medio bassa sulla dx- che si presta alla sua salita...


Lago Rotondo con Falso e... Vero Trona. 
Uno spettacolo questo [ex] anfiteatro glaciale.
Scriveva Ivan Fassin nel volumetto "Il conglomerato del diavolo" (L'officina del libro, Sondrio, 1991): "Se la vetta è un vertex...il lago è sicuramente il complementare vortex, voragine e vertigine, spirale che trascina verso il basso. In pochi luoghi che io conosca questo è chiaro come qui, ai piedi del Pizzo di Trona ("piz di vèspui", cioè il pizzo del vespro, sul quale il sole indugia la sera, m. 2510), che si leva regolare riflettendo le sue rossastre bastionate di roccia in questo cupo laghetto, tondo e concluso, come un occhio della Terra o forse come imbocco di misteriose vie sotterranee...".
In effetti questo laghetto, dalla forma tondeggiante, con una piccola rientranza ad E, è posto nella conca della Torre Maria, rivestita da una parte di detriti di falda e dall'altra di Verrucano.
La acque derivano dalla fusione delle nevi; l'emissario corre sotto ammassi rocciosi, poi sotto le propaggini del Pizzo Trona e si scarica nel L. Zancone (cenni tratti da paesidivaltellina.it e Alpi Orobie - Guida dei Monti d'Italia).


Tante belle finestre panoramiche e roccia stranamente buona quest'oggi!


Cresta Giarolo-Paradiso con Torre Maria e Lago Rotondo in fase di disgelo nei pressi della bocchetta di attacco...


I severi speroni di Stanislao, saliti con Yuri lo scorso autunno, con Tronella e Mezzaluna visti da metà cresta Est del Trona...


L'estate si avvicina... se la smette di piovere!


Spunta l'invaso artificiale del Trona sovrastato dal Tronella.
Che ricordi splendidi quella traversata!


Breve paretina di buona roccia. 
Se salite dritti per dritti aumentate il grado ma soprattutto il divertimento!


A picco il Lago Rotondo tutto bello "glassato". 
L'esposizione non manca!


Happy!


Decisione presa; scenderò verso Nord. 
Sarà un lungo rientro con la speranza di non beccare il temporale!


Particolare sulla croce storta tipica del Trona. 
Alcuni vogliono che sia stata stortata dai fulmini (vedi descrizione del report)...


Falso di Trona e Pizzo dei Tre Signori dalla vetta.
Sono solo le 9.30 ma le nubi si fanno già minacciose...


Il più bel punto d'osservazione della Cresta "N"; i due laghi in un solo colpo!


Il diedrino dove un tempo c'era una corda fissa.
La corda fissa non c'è più ma in loco sono restati 3/4 spit utili per una progressione in sicurezza. 
Senza nulla come nel mio caso, e soprattutto in discesa, bisogna prestare un po' di attenzione...


Anche perchè una scivolata vorrebbe dire volare per 300 metri secchi. 
Più eventuale SPLASH!


Sembra uno mentre in realtà sono due. 
Spettacolari da questa prospettiva i Dentini di Trona scalati e traversati esattamente un anno prima con Yuri!


Un, due, tre... stella! 
Cazzarola manco a pagarli usciva così bene. 
Simply perfect!


UrkoDiaz... fortuna che non sono lassù adesso. 
Meglio scappare!




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