martedì 5 maggio 2015

Pizzo Varrone

Durante il transito dal grazioso rifugio FALC anche l’occhio dell'escursionista più disattento si sarà soffermato almeno una volta ad ammirarlo.
Alcuni lo chiamano “Pizzo” mentre altri ne proferiscono (non è un errore non volevo scrivere preferiscono) come "il Dente”.
“Slanciato ed elegantissimo dente roccioso a settentrione della Bocchetta Piazzocco. E’ costituito da tre ammassi rocciosi: quello meridionale, denominato Varrone delle Vacche perché fino al Culmine si possono pascolare gli armenti, forma lo spartiacque che separa gli impluvi della V. di Biandino, della V. dell’Inferno e della V. Varrone; quello centrale quale imponente dente roccioso s’eleva con la vetta, sormontata dalla croce, e quello settentrionale è un avancorpo che si sprofonda con un vasto piano inclinato verso la testata della V. Varrone.  Questa vetta è formata da una scaglia di scisti di Collio, incastrata nei circostanti conglomerati del Verrucano, che verso S si estendono fino a costituire il Pizzo dei Tre Signori”.
La via “normale”, denominata Via Banda, non è banale e la sua valutazione può essere definita in mille modi tranne che… facile (vedere per credere).
A tal proposito: “La prima via della montagna e per lungo tempo la via normale al Pizzo Varrone. Di fatto questa via, stimata comunque 3C, era storicamente limite massimo che sanciva la distinzione tra l’escursionismo impegnativo e l’alpinismo. Ai giorni nostri questa via sarebbe da evitare per le condizioni arrischiate della roccia”.
Molto tempo fa per facilitarne l’accesso posarono qualche cavo di metallo che però, per difetto delle numerose frane e delle molteplici “fulminate” che da parecchi anni stanno lentamente e inesorabilmente mutando la conformazione della montagna, risulta ormai abbandonata ed estremamente pericolosa (molti infissi sono saltati e in certuni tratti la catena non c’è più).
Per questo motivo il giorno dell’ascensione guardai (e non toccai) con diffidenza la fatiscente “collana” ferrosa preferendo scalare il nulla inebriato da un misterioso profumo di marcio.
Lo tentammo in due l’infido dente ma solamente uno ne conquistò la vetta poiché Filippo, da buon geologo, non ne volle sapere di “tastare” agglomerati esageratamente pericolanti e malridotti. Tuttavia il suo contributo, come nel caso delle Corna delle 4 Matte, risultò fondamentale giacché m’assicurò con l’ausilio d’una corda durante la scomoda disarrampicata che precipita alla breccia che separa il Varrone delle Vacche dal Dente del Varrone.
Ringrazio pertanto Filippo per avermi dato la possibilità di raggiungere la severa e inconsueta cima sulla quale è stato collocato uno degli emblemi in ferro più belli e peculiari delle Alpi Orobie (non a caso nei pressi della Valvarrone sorge l’abitato di Premana).
Ma quanto sono belle queste Orobie?!

Che sia una bella giornata. 
E l'aurora lascia ben sperare...

 
 "Slanciato ed elegantissimo dente roccioso a settentrione della Bocchetta Piazzocco"...


Si accende lo spettacolo... impossibile non immortalarlo!
 
 
La prima sosta della lunga giornata in vetta al Tre Signori. 
Verso Ovest spunta il Monte Legnone e in primo piano s'intravede la croce del Pizzo Varrone, ambito obiettivo di giornata!


Meraviglia verso la pianura ma non durerà molto!
 
 
Il bucolico Varrone delle Vacche seguito dal Dente o Pizzo (decidete voi) del Varrone. 
Ormai ci siamo!

 
La ripidissima paretina da discendere per raggiungere la breccia del Varrone. Ero assicurato dall'alto da Filippo con uno spezzone di corda visibile nell'angolo basso sinistro.
Tratto rognosetto questo qui...


Un passo indietro.
Dal "Varrone delle Vacche" al Dente del Varrone. 
Due croci; una facile [questa] mentre l'altra un po' più impegnativa!
 
 
Poco oltre la breccia inizia il gioco con l'infido, il marcio e il delicato.
Ora sono solo e sotto i miei piedi s'apre un bel "panorama" di almeno 200 metri.
Qui è ASSOLUTAMENTE vietato sbagliare.

 
Il rifugio FALC a picco.
Prendo la rincorsa, sfondo il tetto e ordino direttamente una birretta!

 
Poco prima dell'uscita in cresta e con l'attenzione ai massimi storici. 
Praticamente poggiavo sul nulla. 
Qualsiasi cosa toccavo veniva giù!

 
La fortuna aiuta gli audaci. 
Esultante nei pressi della vetta immortalato dal Varrone delle Vacche!

 
Gli ultimissimi metri son sempre i più remunerativi.
Bella esposizione... meraviglia di vetta!

 
La graziosa e particolare croce posta sulla vetta del Dente (o Pizzo) Varrone. 
Presumo sia stata forgiata in quel di Premana...

 
Durante il rientro non nascondo d'aver utilizzato anche i denti per restare attaccato. 
In certi frangenti chiudendo pure gli occhi visto la voragine che c'era sotto i miei piedi!


Una cartolina da custodire gelosamente a ricordo d'una giornata indelebile!
 
 
Il primo incontro... l'ultimo saluto!
Pizzo o Dente?
Dente o Pizzo?
Dico solo che è stato impestato!


2 commenti:

  1. Ciao,
    complimenti per l'ascesa, ma hai info della salita su roccia buona (mi hanno detto) dal versante opposto? Vallone sotto il Falc arrivando dal rifugio Casera Vecchia, dovrebbe essere un III grado, 3 tiri con qualche sosta o specie... Poi si scende in doppia...

    Luca Lorenzetti

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    1. Eccola!
      http://maurizioagazzi.blogspot.it/2017/10/pizzo-varrone-lastrone-n-w-versante-sud.html

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