Dalla
cresta spartiacque che si stende tra il Passo di Aviasco e il Passo di
Valsanguigno, si stacca uno sperone che, procedendo verso ponente, culmina con
il Monte Pradella.
Questo sperone si dirama poi con un intricato sistema di “barbacani” tra la Valle di Aviasco e la Valsanguigno.
Un breve excursus geologico.
Sullo zoccolo del monte, costituito dagli scisti di Carona (che affiorano sul versante Settentrionale) e dagli scisti di Collio in “facies vulcanica” (che affiorano sul versante Sud), poggia il cono terminale di conglomerati del Permico superiore (il celebre Verrucano).
Per la quota, visto che è la vetta più alta della zona, ma soprattutto per la sua mole massiccia e possente dominante la Valle di Aviasco e la Valsanguigno, possiamo considerare il Monte Pradella grazie ai suoi 2626 metri la cima “regina” dei Laghi Gemelli
Paragonabile come bellezza al più vicino e blasonato Pizzo del Becco.
Parola di “ambasciatore”!
Durante questo bislacco gennaio 2017 le condizioni della parete Nord del Pradella erano eccezionali; vuoi per la scarsità della neve ma soprattutto per le temperature polari che avevano reso il leggero strato di neve pressoché portante.
Ho volutamente utilizzato l’imperfetto poiché in questi giorni –finalmente- è in atto un peggioramento del tempo che senz’ombra di dubbio muterà le condizioni della montagna.
E così dopo la Cresta di Publino, non una ma bensì “la” salita di questo inverno 2017, la Nord del Pizzo Camino e il “Camino del Madonnino” ecco presentarsi un’altra occasione per rendere indelebile un fine gennaio di per sé già meraviglioso.
Un avvicinamento lungo e faticoso ampiamente ripagato da tanta, ma proprio tanta, bellezza.
Vedere per… credere!
Il nostro giro:
<Valgoglio>
<Capanna Lago Nero>
<Lago di Aviasco e Baita di Aviasco>
<Canale Nord Pradella>
<Cresta Est Pradella>
<Lago di Aviasco – Capanna Lago Nero – Valgoglio>.
Il canale è facilmente individuabile, alla Baita di Aviasco occorre deviare a sinistra, logico e continuo e di solito presenta un paio di saltini friabili che in assenza di neve richiedono un po’ di attenzione.
Il pendio, ma anche in questo caso molto dipende dalle condizioni, l’abbiamo trovato sui 50/60° mentre l’uscita, breve ma rocciosa, s’è rivelata piacevolmente “pepata” (III° esposto e difficilmente proteggibile).
Nonostante ciò uno spezzone di corda è assolutamente consigliato.
Il rientro lo abbiamo effettuato percorrendo la Cresta Est, non banale perciò con cautela, camminando infine sulle acque ghiacciate del Lago di Aviasco godendo di prospettive singolari nonché inedite.
Con me, SuperPeppo.
Un saluto a tuti gli amici incontrati “lungo il lungo” percorso: Beppe, Eve, Clara, Ciso, Lara, ecc.
Ah… le Orobie!
Questo sperone si dirama poi con un intricato sistema di “barbacani” tra la Valle di Aviasco e la Valsanguigno.
Un breve excursus geologico.
Sullo zoccolo del monte, costituito dagli scisti di Carona (che affiorano sul versante Settentrionale) e dagli scisti di Collio in “facies vulcanica” (che affiorano sul versante Sud), poggia il cono terminale di conglomerati del Permico superiore (il celebre Verrucano).
Per la quota, visto che è la vetta più alta della zona, ma soprattutto per la sua mole massiccia e possente dominante la Valle di Aviasco e la Valsanguigno, possiamo considerare il Monte Pradella grazie ai suoi 2626 metri la cima “regina” dei Laghi Gemelli
Paragonabile come bellezza al più vicino e blasonato Pizzo del Becco.
Parola di “ambasciatore”!
Durante questo bislacco gennaio 2017 le condizioni della parete Nord del Pradella erano eccezionali; vuoi per la scarsità della neve ma soprattutto per le temperature polari che avevano reso il leggero strato di neve pressoché portante.
Ho volutamente utilizzato l’imperfetto poiché in questi giorni –finalmente- è in atto un peggioramento del tempo che senz’ombra di dubbio muterà le condizioni della montagna.
E così dopo la Cresta di Publino, non una ma bensì “la” salita di questo inverno 2017, la Nord del Pizzo Camino e il “Camino del Madonnino” ecco presentarsi un’altra occasione per rendere indelebile un fine gennaio di per sé già meraviglioso.
Un avvicinamento lungo e faticoso ampiamente ripagato da tanta, ma proprio tanta, bellezza.
Vedere per… credere!
Il nostro giro:
<Valgoglio>
<Capanna Lago Nero>
<Lago di Aviasco e Baita di Aviasco>
<Canale Nord Pradella>
<Cresta Est Pradella>
<Lago di Aviasco – Capanna Lago Nero – Valgoglio>.
Il canale è facilmente individuabile, alla Baita di Aviasco occorre deviare a sinistra, logico e continuo e di solito presenta un paio di saltini friabili che in assenza di neve richiedono un po’ di attenzione.
Il pendio, ma anche in questo caso molto dipende dalle condizioni, l’abbiamo trovato sui 50/60° mentre l’uscita, breve ma rocciosa, s’è rivelata piacevolmente “pepata” (III° esposto e difficilmente proteggibile).
Nonostante ciò uno spezzone di corda è assolutamente consigliato.
Il rientro lo abbiamo effettuato percorrendo la Cresta Est, non banale perciò con cautela, camminando infine sulle acque ghiacciate del Lago di Aviasco godendo di prospettive singolari nonché inedite.
Con me, SuperPeppo.
Un saluto a tuti gli amici incontrati “lungo il lungo” percorso: Beppe, Eve, Clara, Ciso, Lara, ecc.
Ah… le Orobie!
Pronti, via... BimbiMinkia on the peak!
Una meravigliosa aurora ci lascia stupiti e... infreddoliti!
Dal Sucotto al Madonnino passando per i suoi Corni...
Alla diga di Aviasco il Monte Pradella fa bella mostra di sè!
Baita e Passo di Aviasco.
L'avvicinamento è lungo ma, soprattutto grazie a queste condizioni, estremamente remunerativo!
Avvicinamento "freddoloso" alla Nord del Pradella...
Il Peppo "ombroso" a sfondo Passo di Aviasco Orientale!
Proprio nel centro dello scatto è ben visibile il logico canaletto...
Neve poco portante e sfondosa; il primo saltino va affrontato con cura!
Dal Pizzo del Becco (sinistra) al Pizzo Torretta (destra) passando per i Corni di Sardegnana...
Peppuzzo in uscita dal primo saltino!
Puro spettacolo durante un breve camminamento pianeggiante...
Verso il secondo saltino...
Zoom per capire meglio come sarà l'uscita!
Le pendenze si fanno interessanti e l'ambiente diviene sempre più bello!
Sulla destra spuntano i "Diavolacci"!
Peppuzzo si diverte sul secondo saltino al cospetto di un cielo meraviglioso!
Ecco; da qui in poi è severamente vietato scivolare.
Anche prima ad essere sincero!
Si "vola" spediti verso l'uscita!
Breve sosta per proteggere l'uscita bella "pepata".
Ci vorrebbe un bob e poi giù... a cannone!
La paretina finale; breve, multicolor (!), molto esposta e quel tanto bastardella!
Jump!
L'uscita vale tutta l'ascesa.
Tosterella e pepata quel tanto che basta!
Finalmente al sole con un panorama SUPER!
Breve traverso per prendere la cresta "S-W"...
Uno sguardo in direzione Sud con protagonista il Pizzo Salina...
La breve discesa all'intaglio posto poco prima della vetta...
Dopo il Corno Stella e il Madonnino più belli di sempre oggi il Pradella più bello di sempre!
Da perdere il fiato!
Scendiamo da Est immersi in un ambiente strepitoso...
Alcuni punti ripidi vanno affrontati con attenzione...
Il passaggio dall'intaglio della Cresta Est!
Molto bello anche il Salina; peccato per il peggioramento imminente sennò un pensierino l'avremmo fatto!
La Cresta Nord del Pizzo Torretta, percorsa nel novembre 2016, spunta dal Passo di Aviasco.
Una prospettiva che proprio mi mancava.
Spettacolo!
Un deserto di... neve!
Prova tenuta ghiaccio sul Lago di Aviasco...
Dal Lago di Aviasco spuntano fiori di ghiaccio!
La mia prima volta "SUL" Lago di Aviasco...
Nel regno del freddo!
Un ponte ghiacciato pressoché perfetto.
Meraviglie della natura!
E' stata una giornata ricca di SUPER finestre!
L'ultimo saluto al Monte Pradella...
The last pic(s)!
Qualche giorno dopo giungerà la neve; bye bye canali per un bel po' di tempo!
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