Sarò eternamente grato alla Grignetta; montagna delle mille
opportunità, vetta dalle mille possibilità.
Durante il periodo più “strano” della mia vita s’è sempre dimostrata un rifugio
perfetto nonché l’amica con la quale parlare e… confidare.
Ho vaghi ricordi di una cosa come 150 ascese nell'arco di un anno
solare e fu proprio lei a forgiarmi per quella che, nel
corso degli anni, s’è rivelata la ragione della mia vita: le Alpi Orobie.
Eh già; sarò eternamente grato alla Grignetta.
Il colpo di fulmine con i “Ragni” trasformò poi le semplici “Cermenati”,
“Direttissima”, “Sinigaglia” e “Scarettone” in conquiste più entusiasmanti e indelebili:
il Fungo, la Lancia, la Torre, il Campaniletto, i Magnaghi, la Torre Cecilia,
il Sigaro, la Portineria, la Monachella (Cinquantenario), la Piramide Casati,
il Torrione Fiorelli, la Torre Maria, il Pilone Centrale alla Segantini, la
Punta Giulia, il Torrione Clerici, la Bastionata e soprattutto la Torre
Costanza.
Insomma, se ho potuto realizzare il grande sogno della mia vita il merito è
della Grignetta e dei suoi “custodi”: i Ragni di Lecco.
Senza scordare i miei compagni di cordata naturalmente: Yuri, Filippo e Peppo
in primis.
Nel corso di questi ultimi anni il mio cuore è stato rapito dalle Alpi Orobie
snobbando, ahimè, la Grignetta ma, siccome primo amore non si scorda mai, tornare
in vetta dopo così tanto tempo m’ha riempito l’anima di pura emozione!
“La Grigna Meridionale
o Grignetta (2177m) è situata nel gruppo delle Grigne - San Martino, compreso
tra la Valsassina ad Est ed il Lago di Lecco ad Ovest. Famosissima per il
magnifico ambiente naturale, l’ottima rete di sentieri si cui si svolgono
indimenticabili escursioni, e le numerose arrampicate di gran classe, è
caratterizzata da un terreno molto scosceso solcato da profondi canaloni e
disseminato da decine di formazioni rocciose: esili elevazioni contorte, guglie
slanciate dalle sembianze più strane e poderosi torrioni che precipitano con
notevoli pareti e spigoli verticali, sempre in grande esposizione”.
Febbraio 2017.
Ravanare, ravanare e… ancora ravanare.
Questa è la formula magica per godere d’attimi indelebili.
In tutti i sensi!
Doveva essere un canale di neve mentre invece s’è rivelata una via
di roccia… quasi marcia.
Ma si sa, a noi non piace vincere facile e l’avventura non la consideriamo tale
se nel contesto non viene inserita la sopracitata parola magica: ravanage!
Tuttavia ci siamo divertiti un casino nonostante le condizioni che solitamente
appartengono al Pagani s’erano trasformate da “facili” in “non banali”.
Da parecchio tempo non abbracciavo la Grignetta, montagna dalle mille
opportunità… vetta dalle mille possibilità, e quale occasione migliore per
tornarci salendola, perché no, da un canale che non avevo mai percorso.
Oddio… con quelle condizioni di “ravano selvaggio” il canale somigliava più un
budello roccioso costituito da una miriade di salti rocciosi da scalare con movenza
guardinga; un dedalo nivo/roccioso ricco di sorprese!
“V’è gioia per tutti i cuori, fatica per tutti i muscoli, meta per tutte le conquiste” e noi, con me SuperPeppo, abbiamo sperimentato pressoché tutti questi elementi in un’unica uscita!
“V’è gioia per tutti i cuori, fatica per tutti i muscoli, meta per tutte le conquiste” e noi, con me SuperPeppo, abbiamo sperimentato pressoché tutti questi elementi in un’unica uscita!
E dell’aurora poi, vogliamo parlarne?
E’ stato uno spettacolo ammirare quei preziosi istanti in religioso silenzio.
P.S. Il canale inizia un metro prima della scaletta in ferro del "Camino Pagani" - Direttissima- e con queste condizioni risulta più impegnativo del solito; dall’inizio
alla fine sono presenti una serie di salti rocciosi, i primi due veramente
goduriosi, laddove il piglio avventuroso è condizione indispensabile per poterlo
affrontare. Le nevicate di questi ultimi giorni tuttavia cambieranno totalmente
le carte in tavola.
Con me, SuperPeppo.
Dinanzi a certi spettacoli è quasi difficile trovare le parole...
La partenza del canale è magrissima e ci mettiamo il cuore in pace; dovremo ravanare!
Pronti, via e veniamo subito accolti da un'alba spaziale baciata dal mare di nuvole...
In assenza di neve, bisogna "scalicchiare".
Le picche oggi le utilizzeremo giusto per grattarci la schiena!
Sarà una giornata ricca di finestre inedite...
Uno sguardo verso il basso superato il primo salto di misto!
Più che un canale di neve sembra una via in roccia.
Tutto sommato divertente!
La seconda parte del canale è meno magra della prima.
Meno per modo di dire!
BombProof.
O quasi!
Uno spettacolare mare di nuvole cinge i Corni di Canzo!
Peppo su uno dei tanti saltini con neve poco portante a prova d'infarto!
L'ennesimo tratto roccioso superato con la consueta dose di "reazione fisica" mattutina!
Bello, bello.
Per non dire bellissimo!
L'ultimo risalto e poi sarà... ravanage selvaggio.
Alé... duri!
Alé... duri!
Il guardiano dei Corni di Canzo!
Lo scivolo terminale alternato da saltelli rocciosi "profumati" di divertimento...
Semplicemente... mi piace!
Al raccordo con la Cermenati.
No words, only Wow!
Quasi al termine della strettoia soddisfatto.
Anche un po' stanco!
Laggiù la Torre Costanza, solo per intenditori, regna questo angolo di Grignetta...
Da moltissimo tempo non venivo quassù; sono quasi emozionato!
E' tutta un'esplosione di colori!
Peppo pronto per planare.
"Buttati che è morbido"!
C'è poco da dire, serve solo godere!
BimbiMinkia on the peak!
Mi mancavano le tue avventure in Grignetta... Racconto e foto emozionanti,come sempre... Grandi ragazzi <3
RispondiEliminaGrazie cara, "smuack"!
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