domenica 9 aprile 2017

Tête du Rutor (3486) - SkiAlp

A distanza di un anno dalla salita allo Château Blanc sono tornato in Valle d’Aosta assieme agli amici del CAI Valle Brembana per completare un trittico di salite sci ai piedi che da tempo m’ero prefissato.
Ebbene ne è uscita una gita scialpinistica davvero meravigliosa al cospetto dei giganti delle Alpi (eh già ho scritto giganti delle Alpi e non delle Orobie... maledizione!).
La situazione neve, contrariamente rispetto alle nostre zone, è ancora buona; bisogna prestare soltanto un po’ di attenzione durante la ripida salita al Rifugio degli Angeli in questo periodo assai ghiacciata soprattutto durante le prime ore della giornata.
I panorami mozzafiato sul Monte Bianco e sulla Nord del Gran Paradiso sono state le costanti di un’uscita scialpinistica davvero molto bella.
L’ultimo consiglio è di non tardare troppo la discesa per godere di un ottimo firn primaverile a dir poco spettacolare. Per farla breve ci siamo sparati una sciata a dir poco commovente.
Spallaggio praticamente assente, ma sbrigatevi in quanto le temperature sono a dir poco folli!
Siamo partiti da Bonne in Valgrisenche.
M’ha sempre incuriosito inoltre la leggenda del Ghiacciaio del Rutor perciò ve la posto (tratta da www.saliinvetta.com).
“Tra le numerose leggende che popolano la Valle d'Aosta, quella legata al Ghiacciaio del Rutor è certamente una delle più famose di questa piccola regione.
Il Ghiacciaio del Rutor è uno dei più vasti della Valle d'Aosta, è collocato dal punto di vista geografico nel vallone di La Thuile e prende il nome dalla Testa del Rutor ( 3486 mt.) la montagna più alta che lo contorna.
La leggenda racconta che, quello che oggi è un'enorme distesa di ghiaccio, era invece un prato verdeggiante, sul quale pascolavano le mucche di un ricco valdostano. Numerosi pastori mungevano gli animali ogni giorno, producendo grandissime quantità di latte, che veniva impiegate nella produzione di burro e di formaggi, per gran parte Fontina. La produzione aumentava ogni giorno e il proprietario diventava sempre più ricco.
In una giornata qualunque, accadde però qualche cosa di strano: un mendicante bussò alla lussuosa casa del Ricco padrone.
Il povero uomo, affamato e infreddolito chiese un po’ di latte per sfamare se stesso e la sua famiglia, gli disse: "per favore signor padrone, avete così tanto latte, offritemene per favore una scodella, per me e per la mia famiglia”.
Il Ricco padrone con i suoi servi, stava proprio in quel momento riempendo un gigantesco calderone di latte, quando vide il mendicante e ascoltò la sua richiesta; la sua reazione fu però tutt'altro che magnanima e gentile, anzi il ricco esclamò: " piuttosto che dartene una scodella, la rovescio tutta sul prato"! detto questo ordinò ai suoi servi, increduli anch'essi di una così folle richiesta, di rovesciare tutto il latte del calderone sul prato.
Il Ricco padrone scoppiò quindi una fragorosa risata, invitando il mendicante ad andarsene.
Il povero uomo rimase di stucco nel vedere tutto il buon latte che si riversava sul prato e che lo colorava di bianco, e ad un certo punto esclamò: "Signor padrone, visto che i prati di questo alpeggio sono diventati bianchi, bianchi resteranno , per sempre"!
L'esclamazione suonò come una minaccia, il ricco padrone non se ne curò ma i suoi servi avevano inteso che stava accadendo qualche cosa di strano.
Il povero mendicante si allontanò e dal quel momento iniziò a nevicare, la neve cadeva copiosa come mai era successo, gli abitanti di quei luoghi non avevano mai visto così tanta neve, soprattutto nella stagione estiva.
La neve cadde per giorni e giorni e le produzioni di latte cessarono, il pascolo diventò un'enorme distesa di neve. Nei giorni successivi spirò anche un gelido vento, il quale trasformò il manto nevoso in uno spesso strato di ghiaccio che mai più si sciolse.
La maledizione del mendicante aveva punito il ricco proprietario: il verdeggiante e produttivo pascolo si era trasformato in quello che ora è il Gigantesco Ghiacciaio del Rutor”.


Si parte da Bonne al cospetto di una meteo meravigliosa!


Dopo nemmeno una mezz'oretta la vallata si apre mostrando scorci mozzafiato...


Già mi pregusto la grandiosa discesa!


Ai piedi della parte ripida seguita da un traverso ghiacciato e bastardo...


Durante il traverso che porta al Rifugio degli Angeli. Rampanti obbligatori!


Al colletto nei pressi del Rifugio degli Angeli...


Impossibile non immortalare!


Traversini un po' delicati all'imbocco del Ghiacciaio del Morion...


Panorama dal Ghiacciaio del Morion con protagonista la Nord del Gran Paradiso...


Dal Colle del Rutor finalmente si vede la vetta!


Lo Chateau Blanc, sulla destra, salito esattamente un anno prima con gli sci ai piedi...


Monte Bianco e parte del Ghiacciaio del Rutor.
La fatica inizia ad avere un senso!


Mamma mia che spettacolo!


Vetta! 
Raramente ho goduto di giornate così belle a 3500 metri!


Ogni parola è quasi superflua...


Inizia la meravigliosa discesa; un'oretta "on fire" e saremo nuovamente all'auto.
Buff... buff!


Sempre il Ghiacciaio del Rutor dominato dall'inconfondibile sagoma del Monte Bianco...


Firn primaverile da leccarsi i baffi!


In vista del Rifugio degli Angeli nel mentre della velocissima discesa...


La discesa è semplicemente da URLO alias, divertimento allo stato puro!


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