Se scrivo tutto ciò è per salvaguardare l’incolumità di coloro che
s’avventurano su percorsi e itinerari spesso sconosciuti.
Non mi interessa guadagnare soldi e non diventerò nessuno scalando le Orobie.
Fatta questa premessa… “noi non vi diamo ipotesi di itinerario ma… solide realtà”.
Fino ad oggi delle tre elevazioni – due principali più una secondaria- che costituiscono la Cresta di San Stanislato, versante Est del Pizzo di Trona, non si sapeva praticamente nulla.
Solo un’ipotesi di itinerario pubblicata su un recente libro e quella frase letta sulla “bibbia” delle Alpi Orobie che da parecchi anni mi incuriosiva: “La cresta orientale termina con due speroni (Cresta di S. Stanislao) che non risultano ancora percorsi”.
“Non risultano ancora percorsi” scritto nel periodo d’oro dell’alpinismo, quando tutto ormai era stato scalato, fa quasi riflettere.
Il dubbio è quindi lecito… saremo mica stati i primi io e Yuri?!?!?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Dubbio che diviene grande per altri due motivi: la pessima e pericolosissima qualità della roccia, praticamente un mucchio di blocchetti rocciosi accatastati uno sopra l’altro –per questo motivo sconsiglio a tutti la salita di queste cime- e l’assenza di qualsiasi tipo di protezione. Per scendere dalla cima centrale, la più alta del gruppo 2380, abbiamo dovuto allestire con estrema cura e attenzione una delicata calata a corda doppia.
Far star dentro un chiodo è stata un’impresa e Yuri in questa circostanza è stato un vero maestro.
E poi la sorpresa; la vetta più alta è risultata quella più impegnativa ovvero la Centrale. Con un GPS d’ottima precisione ecco il responso: Cima Centrale 2380 e Cima Occidentale 2377 (la Cima Orientale non fa testo poiché un centinaio di metri più bassa).
Come scrivevo pocanzi la “turrita” Cima Centrale è infida, marcia, e ne sconsiglio a tutti la salita. In pratica è una sequenza di piccole torri “impestate” e composte da roccia parecchio precaria (una l’ho involontariamente tirata giù durante la traversata).
Se non fosse per la realizzazione del mio GRANDE sogno di vita, scalare tutte le cime e le quote delle Alpi Orobie tra i 2000 e i 3000 e oltre, mai e poi mai avrei messo le mani su quel marciume che definire azzardato è forsanche riduttivo.
Con me, e non poteva essere altrimenti, il fortissimo maestro di montagna Yuri "Parimba" Parimbelli.
Certo che quest’anno ne stiamo combinando proprio delle belle!!!
Non mi interessa guadagnare soldi e non diventerò nessuno scalando le Orobie.
Fatta questa premessa… “noi non vi diamo ipotesi di itinerario ma… solide realtà”.
Fino ad oggi delle tre elevazioni – due principali più una secondaria- che costituiscono la Cresta di San Stanislato, versante Est del Pizzo di Trona, non si sapeva praticamente nulla.
Solo un’ipotesi di itinerario pubblicata su un recente libro e quella frase letta sulla “bibbia” delle Alpi Orobie che da parecchi anni mi incuriosiva: “La cresta orientale termina con due speroni (Cresta di S. Stanislao) che non risultano ancora percorsi”.
“Non risultano ancora percorsi” scritto nel periodo d’oro dell’alpinismo, quando tutto ormai era stato scalato, fa quasi riflettere.
Il dubbio è quindi lecito… saremo mica stati i primi io e Yuri?!?!?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Dubbio che diviene grande per altri due motivi: la pessima e pericolosissima qualità della roccia, praticamente un mucchio di blocchetti rocciosi accatastati uno sopra l’altro –per questo motivo sconsiglio a tutti la salita di queste cime- e l’assenza di qualsiasi tipo di protezione. Per scendere dalla cima centrale, la più alta del gruppo 2380, abbiamo dovuto allestire con estrema cura e attenzione una delicata calata a corda doppia.
Far star dentro un chiodo è stata un’impresa e Yuri in questa circostanza è stato un vero maestro.
E poi la sorpresa; la vetta più alta è risultata quella più impegnativa ovvero la Centrale. Con un GPS d’ottima precisione ecco il responso: Cima Centrale 2380 e Cima Occidentale 2377 (la Cima Orientale non fa testo poiché un centinaio di metri più bassa).
Come scrivevo pocanzi la “turrita” Cima Centrale è infida, marcia, e ne sconsiglio a tutti la salita. In pratica è una sequenza di piccole torri “impestate” e composte da roccia parecchio precaria (una l’ho involontariamente tirata giù durante la traversata).
Se non fosse per la realizzazione del mio GRANDE sogno di vita, scalare tutte le cime e le quote delle Alpi Orobie tra i 2000 e i 3000 e oltre, mai e poi mai avrei messo le mani su quel marciume che definire azzardato è forsanche riduttivo.
Con me, e non poteva essere altrimenti, il fortissimo maestro di montagna Yuri "Parimba" Parimbelli.
Certo che quest’anno ne stiamo combinando proprio delle belle!!!
Tutte le quote della Cresta di San Stanislao.
La più elevata, nonché la più impegnativa, è la Centrale...
La più elevata, nonché la più impegnativa, è la Centrale...
Ma che bello è il Benigni mattutino a sfondo Disgrazia!
Straight to the sky.
Roccia quasi bella durante la salita alla cima Orientale, la più bassa del gruppo, ma sarà solo un'illusione.
Pericolosissimo il resto del percorso...
Le tre vette di Stanislao riprese dalla Val Tronella. Da sx a dx; Cima Orientale, Cima Centrale (la più elevata) e Cima Occidentale...
Con tutta l'acqua che è scesa i laghi sprigionano bellezza da ogni singola goccia...
Primi passi molto affilati e su roccia precaria.
Alla mia destra un bel precipizio di almeno 300 metri...
La "turrita" e severa Cima Centrale.
Da questo scatto si capisce la pessima qualità della roccia!
Ripresi da Filippo nei pressi del Lago Rotondo.
Siamo poco oltre il tratto molto delicato -una torretta parecchio marcia vedi cerchiolino- nonché quasi in vetta alla Cima Centrale...
Passaggi aerei su roccia decisamente BRUTTA.
Una delle creste più malefiche e azzardate di tutte le Orobie.
Un posto parecchio inospitale.
Assolutamente da evitare (piccolo consiglio)...
Thanks & Bye Bye... un delirio creare ancoraggi con questa roccia infida.
La mia prima e ultima volta su queste strampalate (e arrischiose) cime...
Durante la delicata discesa a corda doppia dalla Cima Centrale.
Fortuna che siamo riusciti a creare una sosta ad hoc!
E poco dopo eccoci sulla Cima Occidentale (2377) ripresi ancora da Filippo mentre ascendeva al Trona.
Ce l'abbiamo fatta!!!! Alé, alé!
Molto bello l'anfiteatro glaciale del Lago Rotondo...
Vista dalla Cima Occidentale la vetta Centrale assume le sembianze di una... PROVOLA!!!
TròpBèl.
Ciao ciao... anzi ADDIO posto inospitale!
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