martedì 11 agosto 2015

Monte Borga + varie perle di "Campovecchio e Brandet"

Basterebbe la bellezza di un laghetto naturale, il “Pìccolo”, valutato il più grande e profondo lago naturale alpino d’Italia ad alta quota e la descrizione di una vetta, il Monte Borga, per raccontare le emozioni di un grandioso concatenamento che unisce due delle valli più incantevoli delle Alpi Orobie: la Valle di Campovecchio e la Val Brandet (comprensorio delle Valli di S. Antonio, Corteno Golgi, Aprica).
Del Monte Borga (2733), che s’è rivelata una bella nonché impegnativa sorpresa, scrissero: “è una cima di aspetto ardito che culmina con un grosso roccione. Si salda alla Quota 2716 (importante elevazione della cresta principale dalla quale si stacca la lunga costiera che separa la Valle di Campovecchio dalla Valle di Piccolo) con una cresta singolarmente frastagliata [un po' di attenzione nel percorrerla, nda], la quale s’allunga con le stesse caratteristiche verso il Monte Sessa, dividendo così il bacino di Culvegla da quello di Piccolo”.
Siamo in uno dei settori più belli in assoluto delle Alpi Orobie, il gruppo del “Telenek”, e questo è il mio mega giro solitario.
Un paio di giorni son serviti… due giorni semplicemente favolosi.
Il primo giorno ovvero quello più impegnativo e faticoso.
<Corteno Golgi Frazione S. Antonio>
<Rifugio Campovecchio - transito>
<Passo Forame>
<Cima Forame (2400 circa)>
<Corno dell'Agna (2468)>
<Quota 2497>
<Monte Sessa (2585)>
<Quota 2568>
<Monte Borga - attenzione in questo tratto ci sono passi almeno di II° (2733)>
<Quota 2716 - idem come sopra ma con più "affilatezza" ed esposizione>
<Castel di Piccolo (2680)>
<Monte Torsoleto (2708)>
Pernotto al Bivacco Davide Salvadori.
Secondo giorno - più corto per via del peggioramento meteo.
<Monte Culvegla>
<Piz Svolt>
<Rifugio Brandet>
<Corteno Golgi>
L’ennesimo desiderio avverato!
P.S. Il tratto dalla Quota 2568 al Monte Borga è abbastanza affilato, esposto e delicato. In alcuni punti è aggirabile sulla destra -direzione di salita- ma con estrema attenzione (antenne altissime se volete ripercorrerlo). 
La Cresta Nord del Monte Borga, come scritto sopra, comporta passi di II° e forse più su roccia non proprio delle migliori. D'altronde è risaputo; mettere le mani laddove non passa nessuno da moltissimo tempo fa venir giù... tutto quello che aspetta di venir giù.
Ocio quindi!



Saranno due giorni molto intensi e faticosi.
Due giorni che porterò per sempre con me.
Qui, il silenzioso transito dal Rifugio Campovecchio...


Nei pressi del Passo di Forame regna l'intuito e la voglia di (ri)scoperta...


Superato il Passo di Forame faccio un po' di chiarezza sulle cime che dovrò visitare durante questo primo e solitario giorno. 
Porca pupazza se è lunga!


Cima di Forame, prima facile vetta della lunga giornata!


Laghetto dell'Agna salendo all'omonima cima...


Incute quasi timore l'elegante Palone del Torsolazzo.
Che bello da questa prospettiva!


Lo scenario poco alla volta si trasforma e l'erba lascia il posto alla roccia. 
Quota 2497 e Monte Sessa dal Corno dell'Agna...


Altre cime ai più sconosciute. 
Quella traversata la trovate su questo blog "alla riscoperta delle Valli di S. Antonio"!


Autoscatto al Passo Cavalcafiche. 
Avete capito bene si chiama proprio così: Cavalcafiche!
Alle mie spalle il Corno dell'Agna...


Sono in giro da un bel po' di ore e manca ancora moltissimo. 
Mi siedo e... studio. 
Che spettacolo il "Piccolo" da questa prospettiva!


Aggirati alcuni torrioni lancio uno sguardo verso l'alto. 
Non sarà semplice...


Zoom tutto dedicato al Lago naturale di Piccolo, una delle perle più belle delle Alpi!


Il crinale non concede tregua. 
Le antenne debbono stare sempre alte!


Sono in viaggio verso il Monte Borga.
 Il primo torrioncello che scalerò sfruttando il canaletto che s'intravede sulla destra.
Non ho alcuna relazione e lascio spazio all'immaginazione...


Mamma mia che spettacolo.
Il "Piccolo" diventa un grande cuore!!!


Roccia fogliacea e un po' troppo instabile durante questa prima parte di cresta. 
Inoltre sono solo.
Mi concentro...


Il secondo torrioncello. 
Sceso da li, penso almeno un II°+...


Ora dovrò salire lassù. 
Penso un grado bello marcio di sicuro. 
Per la cronaca ho sfruttato la spaccatura visibile sulla sinistra...


Fortuna che c'è il "Piccolo" che allevia tutte le mie fatiche!


Intravedo il paletto di vetta del Monte Borga. 
ESULTO!!!


Laghetti di Culvegla dal Monte Borga...


E Bivacco Davide sempre dalla vetta del Monte Borga. 
Sarà il giaciglio di questa lunghissima giornata...


Sono a metà dell'opera e lancio uno sguardo alle mie spalle. 
Mica male i pezzetto già percorso!


L'inconfondibile sagoma della Presolana pretende il suo scatto fotografico!


Anche poco oltre il Borga alcuni tratti bisogna affrontarli con attenzione. 
La roccia è davvero bruttina e l'esposizione incute quasi timore...


Finalmente sulla Quota 2716. 
Ora mi posso rilassare!


L'ex conca glaciale che oggi ospita i laghi di Torsoleto e Piccolo dalla Quota 2716. 
Sembra di stare dentro un sogno!


Monte Castel di Piccolo, penultima meta della faticosissima giornata, con la facile linea di salita...


L'intero sviluppo delle non banali creste (N-S) del Monte Borga percorse poche ore prima...


Quasi alla Bocchetta di Piccolo.
Ho ancora qualche ora di luce a disposizione e intendo sfruttarla tutta!


Cresta finale al Castel di Piccolo.
Abbastanza stanco ma estremamente felice...


In direzione "N-W" dominano Disgrazia e Bernina!


In vetta al Monte Castel di Piccolo; ottava vetta della giornata.
E... che giornata!


Panoramica dalla vetta del Monte Castel di Piccolo con protagonista la Val Brandet e l'intero giro fatto in mattinata. 
Strepàs...
Buff, buff...


Bernina... rUlEz!


Poi di nuovo su. 
Bivacco Davide al Passo del Torsoleto. 
Che posto meraviglioso; giuro non scenderei più!


Laghetto di Torsoleto; uno dei tanti...


Panoramica dal Bivacco Davide Salvadori. 
Ancora una cimotta, la nona della giornata, e poi posso spegnere il cervello!


Uno sguardo all'interno del bel bivacco.
Stanotte sarò solo...


Vetta del Torsoleto; nona cima della giornata. 
E' ufficiale, sono stanco morto!


Ci siamo. 
L'ultimo sole gioca a nascondino con l'oscura sagoma del Monte Borga...


Tutto il Gruppo Bagozza-Concarena all'imbrunire. 
Mai viste così belle!


Si spengono i riflettori su questa giornata a dir poco indelebile.
Il cellulare segna solo due tacchette, quel tanto che basta per "smssare" a Guerino, l'unica persona messa al corrente di questa mia pazzia.
"Primo giorno molto faticoso ma strepitoso. Stanco morto, tutto ok".
Due minuti e arriva la risposta. "Ok, buona notte".

Guerino mi conferma l'imminente peggioramento di domani: mattinata buona, pomeriggio pessimo. Non ne faccio un dramma poiché oggi ho prodotto molto più di quello che m'ero prefissato.
Ho sfornato la torta... manca solamente la decorazione!
Crollerò non appena toccherò la branda.
Nessun sogno e nessun pensiero.
La fatica m'ha rapito ogni emozione...


The day after tomorrow! 
Si schiude la porta del Bivacco Davide sul magico mondo dei laghi di Torsoleto e Piccolo.
Ho dormito come un sasso!


Pronto per ricominciare.
Un po' abbrustolito ma pronto!


Non prima di lanciare uno sguardo su Corna delle Pale (dx), Camino e Monte Sossino (sx) coccolati dall'aurora...


Candide nebbie in Valcamonica rendono tutto ancor più bello!


Particolare dedicato alla complicata cresta "N" del Monte Borga scalata il giorno prima...


Poi di corsa In vetta al Monte Culvegla con tante belle istruzioni per l'uso.
Di corsa perchè le previsioni per oggi danno un netto peggioramento...


E senza colpo ferire, dopo aver visitita anche il Piz Svolt...


L'ultimo saluto ad una delle conche più belle in assoluto delle Alpi Orobie!


Versante "N" del Monte Castel di Picol...


E' stato un gran bel sogno realizzato ma non è ho più. 
Fortuna che rimane solo la discesa!


Transito dal Rifugio Brandet. 
La meteo come da previsioni è peggiorata ma poco mi interessa in quanto conscio d'aver realizzato una delle traversate più affascinanti delle Alpi Orobie!!!


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