Momenti di buon divertimento su questo crestone che, se percorso
integralmente quindi senza aggirare torrioni e dentini, riserva passi non
banali e discretamente esposti.
Vediamo qualche info storica.
Cima del Bondone: “si propone questo nome per la cima nodale che domina i tre
bacini del Barbellino, di Bondone e di Caronella. Si distende con una lunga
cresta SE verso la Cima del Lago Gelt [quella che vedete in questo report] e
verso occidente con una maggior cresta, incisa da uno stretto intaglio, quindi
con il nodetto 2818 fino alla base del Corno del Bondone. Visitata assai di
rado. Le creste che vanno dal Passo di Caronella al Passo di Malgina ebbero,
dopo la costituzione della Riserva di caccia del Barbellino, frequenti visite
dai guardiacacce”.
Ora qualche dato soggettivo sul lungo crestone percorso
integralmente.
Innanzitutto ho asceso alla prima cima (Quota 2798 della Cima del Lago Gelt)
stando a sinistra dallo “spigolone” che s’erge severo dalla Bocchetta del
Lago Gelt imboccando e “scalicchiando” un canaletto di buona roccia (II°) che termina sulla cresta a pochi minuti dalla vetta.
Il crestone fin da subito non è banale e bisogna affrontarlo con estrema cura e
attenzione.
Alcune relazioni suggeriscono di aggirare i vari torrioncelli che s’incontrano
durante la parte mediana e all’inizio dell’impennata finale laddove NON mi sono abbassato trovando
il percorso un pochetto tormentato.
La roccia è buona ma la forte esposizione,
soprattutto sul versante di Caronella, esige cautela.
Se dovessi dare una valutazione in termini di difficoltà “PD” rispecchierebbe
il grado più onesto.
Come scrivevo pocanzi i vari torrioncelli si possono aggirare dal lato sinistro
–versante seriano- per poi risalire tramite massi ed erba in prossimità
dell’ultima piana che sale verso la vetta.
In questo caso, non essendo logico, il miglior percorso bisogna cercarselo in loco.
Il passaggio dalla vetta alla Quota “nodale” 2818, transitando dalla marcata
breccia che separa le due cime, l’ho trovato invece un po’ più semplice.
Alla
marcata breccia si scende tramite un canaletto ripidissimo rimanendo sempre sul
versante seriano [attenzione!!!] mentre il rientro si può effettuare
tranquillamente “a vista”, alias “a cazzo”, puntando al Lago di Gelt sfruttando
ripidi prati e pietraie traballanti.
Insomma, un’altra bella “A”vventura!
Il mio giro:
<Valbondione – Rifugio Curò>
<Lago della Malgina – Bocchetta del Lago Gelt>
<Quota 2768 (Cima del Lago Gelt Settentrionale)>
<Cima del Bondone (2848) dalla Cresta “S-E”>
<Quota “nodale” 2818 dalla vetta della Cima del Bondone>
<Discesa al Lago di Gelt >
Dalla Quota 2768.
Le frecce indicano i punti dove bisogna prestare attenzione...
Transito dal Lago di Gelt in direzione dell'omonima bocchetta...
Se il buongiorno si vede dal mattino sarà un'ottima giornata!
Uno sguardo verso il basso dal breve canaletto individuato alla sinistra dello spigolone.
Passi divertenti e roccia veramente bella; via di salita consigliatissima alla Quota 2768...
Uscito dal canaletto ancora pochi facili metri ed ecco comparire la Quota 2768.
La Cima del Bondone si presenta ancora lontana e... tortuosa!
Un saluto all'ometto di Quota 2768...
Tra piode e sole.
Il crinale fin da subito mostra i muscoli e già scendere da lassù non è stato semplice .
Da qui in poi solo silenzio e concentrazione...
Da una delle tante brecce che separano i vari torrioncelli comprendo che la cavalcata integrale non sarà proprio una passeggiata...
Nel regno del Lago di Gelt...
Nei posti più impensabili si trovano i fiori più belli!
Sono sul filo del rasoio e verso la Val Bondone un salto impressionante mi costringe ad alzare le antenne...
Tra torri e torrette.
Secondo me le varie relazioni fanno stare più bassi poiché qui è tutto fuorché facile!
Altissime, erte e minacciose pale rocciose m'aspettano la varco...
Passi estremamente delicati.
Sono nel cuore della cresta -che sembra più uno spigolo- laddove è severamente vietato sbagliare.
Qui sarà almeno un II°...
Cima Tresciana Sud, salita un paio di anni fa proprio da questo versante!
Oh, finalmente si ragiona.
Roccia super sul muretto finale.
Mi sono divertito molto con quella fessura la in cima!
Vetta!!!
Mi stringo la mano da solo...
Costiera Recastello, Tre Confini e Gleno con Pizzo Strinato...
L'intricato castello roccioso di Cima Tresciana dalla Cima del Bondone.
Adoro questo sguardo, mi emoziona il pensiero d'averla scalata.
Ecco il link!
http://maurizioagazzi.blogspot.it/2014/09/cima-tresciana.html
La Val Bondone con il Baitlin, la Cima Cadin e i laghetti di Cantarena (Selù)...
Chi ha tempo non aspetti tempo.
Una bella finestra in discesa dalla Cresta Sud.
Prossimo obiettivo la Quota "nodale" 2818...
Nei pressi della marcata breccia che separa la Cima del Bondone dalla Quota 2818.
Qui si scende stando a sinistra e sfruttando un ripido canaletto...
Cima del Bondone e Cima Tresciana da una nuova prospettiva!
Dalla marcata breccia gli ultimi metri all'arcigna Quota 2818.
Volendo si può aggirare sulla sx mentre io l'ho scalata stando sullo spigoletto a sinistra!
Ambientino mica male... un angolino d'Orobia che proprio mi mancava!
Cima del Bondone e tratto di cresta da poco cavalcato.
Nel tratto "precipite" alla marcata breccia bisogna appoggiare sulla destra...
Verso Sud-Ovest... WithOut words.
Sarebbe stato bello proseguire verso il Corno del Bondone ma quel tratto di cresta l'avevo già percorso...
Indelebile; una giornata solitaria che ricorderò a lungo.
L'ultimo saluto alla Quota 2818!
Tutto il lungo crestone percorso.
In basso sulla dx s'intravedono i torrioncelli da scalare con estrema attenzione...
Lo sguardo spettacolare nel mentre della discesa.
Anche questa è andata ma... che gran bella Avventura!
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