Esiste un piccolo angolo nelle "belle Orobie" che in termini di fascino conosce pochi rivali.
Un cantuccio riservato a radi avventurieri vogliosi d'incanto.
Pasquini avevano deciso di chiamarlo, o meglio dedicarlo, i pionieri.
Un cantuccio riservato a radi avventurieri vogliosi d'incanto.
Pasquini avevano deciso di chiamarlo, o meglio dedicarlo, i pionieri.
E così un’altra gemma è stata collocata nell'immenso puzzle dedicato alle Alpi
Orobie.
Il traguardo è ormai vicino e il grande SOGNO si sta realizzando.
Nonostante le molteplici indagini non trovavo alcuna notizia inerente l’ascesa
a questo torrioncello che, grazie alle sua forma slanciata, costituisce il
versante più imponente e severo del Monte Valletto (anticamente denominato Cima
di Salmurano). Nessun riferimento su pubblicazioni all'ultimo grido; niente di
niente in rete.
Questa è la mia personale ri(scoperta) dedicata Alpi Orobie.
Tra le mani, ma soprattutto nei pensieri, solamente una breve nota rinvenuta sulle
pagine del mio diario segreto: “la cima si presenta con una bella parete ‘NO’ e
piomba ad ‘E’ con un accidentato versante, munito di contrafforti e di torrioni,
che dominano la conca dei L. di Ponteranica. Alla sommità del Canalino ‘E’,
presso la vetta, è posta una croce che ricorda l’alpinista Pasquini precipitato
il 3 luglio 1923, in un tentativo di salita ad un isolato torrione”.
La narrazione racchiude due note meritevoli di menzione: l’isolato torrione
battezzato appunto “Torrione Pasquini” in ricordo del giovane caduto nel suo
sfortunato tentativo e la piccola croce che oggi non si trova più alla sommità
del canalino Est ma bensì sulla vetta del Monte Valletto. A tal proposito
quando visiterete la vetta del Monte Valletto il consiglio è di leggere breve nota scritta sulla targhetta della croce.
Troverete buon riscontro in tutto ciò che vi sto rivelando.
Troverete buon riscontro in tutto ciò che vi sto rivelando.
L’ascesa di per sé non è impegnativa; serve soltanto una discreta tecnica di scalata. Per arrivare al versante di attacco, l'Ovest, bisogna salire dai laghetti di
Ponteranica “per verdi e per pietraia” allo sbocco del Canalino Est e poi
percorrerlo fino alla profonda breccia che separa il Torrione Innominato dal
Torrione Pasquini.
Pochissimi metri oltre la breccia, prestate attenzione nel percorrere una
strettissima cengia, inizia la breve scalata su buonissima roccia (II° max III°
se proprio lo si cerca) che deposita sulla cima di questo meraviglioso nonché
panoramico monolito.
E’ consigliato [non fa mai male] avere sopra il naso un frammento di corda e se trovate un chiodo
spezzato sappiate che è il nostro.
Un chiodo spezzato?!?!
Eggià; non esistono più i chiodi di una volta.
Con me "m&m's": maestro di montagna SuperYuri Parimba!
Eggià; non esistono più i chiodi di una volta.
Con me "m&m's": maestro di montagna SuperYuri Parimba!
Da un antico bozzetto.
1 Torrione Pasquini.
2 Torrione Innominato.
Il 3 rappresenta la vetta del Valletto.
Torrioni Innominato (dx) e Pasquini (sx) immortalati nei pressi dell'imbocco del ripido canalino "E".
Arditi ed eleganti... il mio nuovo sfondo del DeskTop.
Insomma bellissimi!
La strettissima e particolare "porta" del Valletto; passaggio segreto per l'ignota oasi delle due torri...
Un'altra bellissima prospettiva dedicata alle perle neglette del Monte Valletto...
Sono pochi metri ma estremamente divertenti.
Roccia da standard medio-alto per le Alpi Orobie alias... tanta roba!
Decisamente scenografici i contrafforti del Monte Valletto racchiusi tra l'innominato e il Pasquini.
Gli occhi godono di nuovi scenari...
Gradoni da divertimento ai massimi storici.
La "caldazza" di questo periodo ha reso la roccia un... bijoux!
Regolarità naturali che nulla hanno da invidiare alla scienza della geometria euclidea!
L'uscita dallo spigolo un po' troppo traballante.
Sotto le scarpette un salto riluttante.
Gli ultimi metri son sempre i più belli...
Fior... di roccia!
A sfondo cielo... senza colpo ferire!
Il Ponteranica Occidentale dal Torrione Pasquini.
Nuove prospettive arricchiscono la bella giornata...
Ed anche questa è stata messa in saccoccia.
(Tanto)³ Happy.
Il [gigantesco] cerchio si sta chiudendo!
Dalle Grigne al Pizzo di Trona passando per il Tre Signori.
Un'altra anonima finestra che difficilmente scorderò...
Il rientro lo effettuiamo con una breve calata su chiodo che [ahimè] si spezzerà durante il tentativo di schiodatura (Yuri è sceso in libera).
Un chiodo spezzato?!?!?
Non esistono + i chiodi di una volta...
Breaking rocks between towers.
Per pochi!
L'esigua cengetta che (ri)porta nel bel mezzo del versante Est.
Anche oggi è stata una giornata da ricordare...
Il severo versante Est del Monte Valletto con Torrione Innominato (un po' mimetizzato) e Torrione Pasquini.
Con questa ascesa s'è chiuso l'immenso, faticoso, impegnativo, pericoloso ma decisamente remunerativo cerchio di tutte le Orobie Occidentali...
Buongiorno Maurizio.
RispondiEliminaPuoi dare qualche informazione in stile relazione, sarebbe utile. Siete saliti per li spigolo a sx ? Difficoltà II e III se ho ben capito? Lunghezza ? E' possibile la "cavalcata" dei due torrioni in sequenza e poi la salita alla Cima del Valletto sempre da cresta ?
Grazie per le info
Alberto
Dunque, siamo saliti per il canaletto erbo-roccioso visibile nell'ultimo scatto che divide la vetta (destra) e i due torrioni (sinistra).
RispondiEliminaAntenne alte in quanto il terreno è un po' pericoloso.
Giunti all'intaglio dei due torrioni, foto 3, abbiamo girato dietro il Pasquini e abbiamo scalato la paretina fino in cima. Una ventina/trentina di metri penso di III°.
Per fare entrambi i torrioni più la vetta bisogna percorrere a ritroso l'itinerario del Pasquini e tornare nel canaletto Est per poi salire tramite paretine "traballanti" [molta attenzione] fino al colletto che divide la vetta dal Torrione Innominato (II°+ penso ma molto delicato).
Quest'ultima salita, Innominato + vetta del Valletto, è visibile nel blog con titolo "Monte Valletto - Versante Est + Torrione Innominato".
Ciao!